
Bologna, 19 marzo 2025 – Un leggero passo indietro della Regione Emilia-Romagna sugli aumenti dell’addizionale Irpef nel triennio e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basata sull’Isee, salta il rincaro sul ticket sanitario.

Queste le due principali novità della manovra di bilancio 2025-27 dopo il confronto con le parti sociali e il tavolo con i sindacati. La strada intrapresa dalla Regione va nella direzione di "recuperare risorse per garantire ai cittadini servizi essenziali di qualità. Predisponiamo una manovra di bilancio complessa in tempi rapidi considerata la tempistica di insediamento e la finalità di limitare al massimo l'esercizio provvisorio", confermano il presidente de Pascale e l’assessore al Bilancio Davide Baruffi.
Addizionale Irpef
Si inserisce in questo contesto, allora, la decisione di aumentare le entrate attraverso l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, del ticket sanitario, dell’Irap e del bollo auto. Nel dettaglio, viene ridimensionata la maggiorazione prevista per il terzo scaglione di redditi, quello compreso tra i 28mila e i 50mila euro: rispetto al +1% annunciato per il triennio 2025-2027, verrà rimodulato l’intervento con un aumento dello 0,9% per il 2025, 0,75% per il 2026 e 0,6% per il 2027. Mentre per il quarto scaglione di reddito (oltre i 50 mila euro) l’incremento rimane dello 1,06%.
I ticket sui farmaci
E non saranno previsti pagamenti del ticket sulle prescrizioni farmaceutiche per i cittadini già esenti dal pagamento per visite ed esami. In un primo tempo, era invece previsto un aumento in base all’Isee: provvedimento che è stato cancellato.
Irap
Confermato l’aumento dell’imposta sulle attività produttive (Irap): verrà introdotto un aumento omogeneo dello 0,3%, dal 2026, sull’aliquota base che oggi è del 3,9%. "Abbiamo valutato di azionare una pluralità di leve per distribuire nella maniera più equa possibile la manovra. Per aspetti normativi indipendenti dalla volontà della Regione, sul 2025 l'unica leva fiscale azionabile è principalmente quella dell'addizionale Irpef, mentre sul 2026 e 2027 è, invece, possibile intervenire anche con altri gettiti", sostengono de Pascale e Baruffi.
Il bollo
Stangata anche sulla tassa automobilistica: +10% dal 2026. La Regione difende quest’ultima misura affermando che "il nostro territorio per anni non ha applicato alcuna maggiorazione al bollo auto".
Il bilancio
Nel primo bilancio della XII Legislatura regionale, la giunta ha stanziato un volume pari a 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 milioni per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali. In particolare, è previsto il potenziamento strutturale Fondo regionale per la non autosufficienza fino a quota 568,2 milioni nel 2025 (+84 milioni di euro rispetto al 2024) e ulteriori 25 milioni nel 2026 e 2027. Soldi a sostegno delle persone non autosufficienti in regione che oggi sono 220mila e nei prossimi 20 anni potrebbero salire a 370mila.
Le priorità
"Pur nell'esprimere legittime critiche, i sindacati e le forze economiche e sociali hanno affrontato questa discussione con un grande senso di responsabilità, ribadendo insieme a noi la priorità del Servizio sanitario regionale e la tutela delle fragilità", scandiscono de Pascale e Baruffi. Per questo la Regione interverrà con mezzi propri sulla sanità, "a fronte di una politica nazionale, e questo è un dato oggettivo, che taglia risorse agli enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla tutela della salute pubblica", sottolinea de Pascale. Senza, però, rinunciare alla vertenza aperta con il governo Meloni per un adeguato trasferimento di fondi.
Gli investimenti
All’interno del bilancio triennale, sono segnati anche nuovi investimenti per quasi due miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità. Infatti, tra risorse regionali, europee e statali (comprese quelle del Pnrr) è segnalata una crescita di contributi e investimenti pari a 167 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente; 109,5 milioni per agricoltura; 58 milioni per turismo; 672 milioni per trasporti; viabilità e mobilità; 265 milioni sviluppo economico; 284 milioni per politiche per lavoro e formazione professionale; 57 milioni per edilizia; 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero; 73 milioni per istruzione e diritto allo studio; 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche; 105 milioni per politiche sociali e famiglia.
L’iter
La manovra, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà giovedì in Commissione bilancio per gli emendamenti. Dopodiché l’arrivo in aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese.