REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Sciopero Trenitalia Tper 5 giugno 2022 in Emilia Romagna: gli orari

Possibili disagi dalle 9 alle 17. Nessuna ripercussione su Frecce, Intercity e sui treni regionali di Trenitalia

Sciopero Trenitalia-Tper

Bologna, 4 giugno 2022 - I capitreno e i macchinisti delle ferrovie regionali saranno in sciopero domani in tutta l’Emilia-Romagna. A indire la protesta, la prima che riguarda il personale della società TrenitaliaTper, sono i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Orsa. Capitreno e macchinisti incroceranno le braccia dalle 9 alle 17 per protestare contro "condizioni di lavoro difficili da sostenere, fatte di straordinari smodati, turni lunghissimi, impossibilità di andare in ferie e continui rischi di aggressioni, anche a causa di assunzioni insufficienti da parte dell’azienda che gestisce il contratto di servizio assegnato dalla Regione", fanno sapere i sindacati.

Lo sciopero riguarderà, in sostanza, il "trasporto pendolare che viene utilizzato tutti i giorni da lavoratori, studenti e cittadini – proseguono le sigle sindacali –. Un servizio che in questi anni di pandemia e di grave difficoltà sanitaria ed economica è stato sempre a disposizione dei bisogni di mobilità della cittadinanza emiliano-romagnola".

Trenitalia-Tper sta però da mesi "mettendo in atto un numero di assunzioni assolutamente insufficiente a copertura del turnover e delle carenze che fisiologicamente si generano nel settore – è l’accusa –. Ha mantenuto il personale in una difficile situazione lavorativa: ricorso smodato allo straordinario, turni lavorativi lunghissimi e che variavano in qualsiasi momento, impossibilità di prenotare e godere delle ferie, difficoltà logistiche e di refezione, continui rischi di infortuni o aggressioni». I sindacati spiegano di aver già «evidenziato ai tavoli aziendali questa situazione di grave mancanza di personale e di applicazione degli accordi sottoscritti in precedenza, cercando soluzioni condivise. Nonostante gli sforzi sindacali profusi, però, la società si è dimostrata sorda alle nostre richieste". Da qui la decisione di scioperare.