Bologna, 28 maggio 2024 – Crescono gli iscritti alla Cgil Emilia-Romagna. Nel 2023, infatti, le tessere al sindacato sono oltre 792mila, 20mila in più rispetto al 2022 con un balzo del 2,68 per cento.
Per quanto riguarda la mobilitazione referendaria contro il Jobs Act, invece, sono circa 52mila le firme raccolte: "Un segnale importante. Importante il quesito sul Jobs Act che ha creato una frattura con un certo mondo politico ma non è l'unica battaglia. Proponiamo, infatti, una ricomposizione complessiva del lavoro per puntare sulla sicurezza e superare lo sfruttamento, la precarietà e i bassi salari", spiega Massimo Bussandri, segretario generale della Cgil Emilia-Romagna. Obiettivo - al termine della raccolta firme del 22 luglio - raggiungere quota 200mila in Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda, invece, il tesseramento Bussandri sottolinea alcuni trend positivi: una maggioranza di donne (52,86%), un aumento di nuovi iscritti (26.302) e di under 35 (+4,68%). Nella platea sono quasi 376mila i lavoratori (gli attivi) e più di 416mila i pensionati, ma percentualmente i primi aumentano più dei secondi dal 2022 al 2023. Numeri che dimostrano come "non siamo solo un sindacato di pensionati", ricorda Gianluca Zilocchi, segretario organizzativo Cgil Emilia-Romagna.