LUCIA GENTILI
Economia

Mutui, in Emilia Romagna +20% di richieste: dati e classifica

Primo semestre 2024: l'area con l’importo medio più alto è quella di Bologna (146.382 euro), seguita da Rimini (145.665 euro) e Forlì-Cesena (137.318 euro). Chiudono Piacenza (116.268 euro) e Ferrara (114.937 euro)

Bologna, 9 luglio 2024 - Nei primi sei mesi del 2024 in Emilia-Romagna la richiesta di finanziamenti è aumentata del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tornano a crescere anche l’importo medio richiesto, arrivato a 135.041 euro (+2%) e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (202.501 euro, +1%). A dirlo è un’analisi di Facile.it e Mutui.it.

La classifica delle province

Guardando ai dati delle richieste a livello provinciale emerge che l’area dove è stato rilevato l’importo medio più alto è quella di Bologna (146.382 euro), seguita da Rimini (145.665 euro) e Forlì-Cesena (137.318 euro). Valori inferiori alla media regionale per Modena (134.165 euro), Ravenna (129.258 euro), Parma (127.435 euro) e Reggio Emilia (125.247 euro). Chiudono la classifica Piacenza (116.268 euro) e Ferrara (114.937 euro).

Tornano a crescere le richieste di mutuo in Emilia-Romagna: la classifica delle province
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Richieste di surroga

Crescono anche le richieste di surroga, trainate dalle condizioni favorevoli offerte dalle banche per i tassi fissi: tra gennaio e giugno 2024 questo tipo di domande hanno rappresentato il 25% del totale emiliano-romagnolo, in aumento di quasi 8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Il 2023 è stato un anno complesso per il mercato dei mutui, colpito dall’aumento dei tassi di interesse e da una minore disponibilità economica da parte delle famiglie, già alle prese con l’aumento dell’inflazione – spiegano gli esperti di Facile.it –. II 2024, però, è partito positivamente, con una richiesta in aumento, trainata soprattutto dal miglioramento delle condizioni offerte dalle banche per i tassi fissi, che ha generato fra i consumatori una maggiore fiducia verso il futuro”. La ripresa della domanda fa ben sperare per un secondo semestre con valori in crescita anche sul fronte dei finanziamenti concessi alle famiglie per acquistare casa. Chi ha presentato domanda di finanziamento nei primi 6 mesi dell’anno ha puntato a ottenere in media 135.041 euro, importo in aumento (+2%) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Valore medio dell’immobile

Cresce lievemente anche il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, che arriva a 202.501 euro (+1%). La durata del mutuo rimane stabile a 24 anni e mezzo, mentre l’età media dei richiedenti arriva a sfiorare i 40 anni (in lieve in aumento di mezzo anno rispetto al 2023). Limitando l’analisi alle sole richieste di mutui per l’acquisto della prima casa, emerge che l’importo medio richiesto in Emilia-Romagna nei primi 6 mesi del 2024 è stato pari a 139.270 euro, in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Stabili il valore medio dell’immobile, fermo a 188.127 euro, l’età media dei richiedenti (37 anni) e la durata del piano di ammortamento (26 anni e mezzo).

Offerte sui mutui

Dal punto di vista dell’offerta, i primi sei mesi dell’anno sono stati caratterizzati da buone condizioni sul fronte dei tassi fissi. L’Irs, l’indice di riferimento per i mutui fissi, nonostante un andamento altalenante dovuto alle performance del mercato obbligazionario, è rimasto su livelli bassi per tutto il semestre e questo ha permesso alle banche di mantenere bassi i tassi proposti alla clientela. Secondo le simulazioni di Facile.it per un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni le migliori offerte disponibili online partono da un tasso del 2,86%, con rata di 588 euro. Tariffe ancora più convenienti per gli immobili di classe A o B, con i mutui green che partono da tassi pari a 2,72% e una rata di 579 euro. Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante il calo degli indici dovuto al taglio della Bce (Banca centrale europea), i valori restano ancora elevati; per un mutuo medio, le migliori offerte partono da un tasso del 4,34%, con una rata di 682 euro. Stando alle previsioni, l’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, potrebbe scendere ulteriormente da qui a fine anno, ma il beneficio sarebbe comunque limitato in termini di risparmio sulle rate variabili.