Bologna, 1 giugno 2024 – A un anno dall’alluvione, l’Emilia-Romagna fa ancora i conti con i danni causati da acqua e fango. I ristori a famiglie e imprese stanno arrivando, pure tra mille complessità, ma sono ancora tante le realtà che fanno i conti con le conseguenze di questo cataclisma. Nonostante tutto "in Italia sono solo l’8% le imprese assicurate contro eventi catastrofali e il 15% quelle che lo hanno fatto in Emilia-Romagna", spiega Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia e presidente di Ciba Brokers, società di brokeraggio assicurativo del sistema Confcooperative.
Presidente Ravaglia, come si fa secondo lei a invertire questa tendenza?
"Da tempo sollecitiamo un’attenzione su questi temi da parte degli imprenditori, che a nostro avviso dovrebbero fare un cambiamento culturale. Servono coperture assicurative non solo per gli eventi catastrofali, ma anche in altri ambiti come la cybersicurezza. Non vanno considerate come un costo, soldi buttati via, ma come un investimento sul futuro per garantire la continuità aziendale".
Quali sono i settori più colpiti?
"Eventi così gravi e importanti come l’alluvione sono già successi e purtroppo accadranno ancora, lo abbiamo visto pochi giorni fa in Valsamoggia. I cambiamenti climatici stanno portando situazioni di grave difficoltà per le imprese, in particolare quelle dell’agroalimentare".
Quindi aspettare i rimborsi dallo Stato può non essere sufficiente.
"Abbiamo visto che i tempi per avere risarcimenti sono particolarmente lunghi e l’iter è complicato. Se continueranno questi fenomeni climatici estremi, il timore è che lo Stato non avrà le risorse per fare fronte a tutto. Questa credo che sia una considerazione che responsabilmente devono fare gli imprenditori e le associazioni di categoria: se non ci sono risorse pubbliche, ciascuno deve pensare garantire la sopravvivenza della propria azienda".
Voi come Ciba Brokers state cercando di trasmettere questa cultura al mondo cooperativo.
"Noi siamo aperti a questo problema e lavoriamo per tutelare le imprese. Pochi mesi dopo l’alluvione, lo scorso anno, abbiamo liquidato 120 milioni di euro. È ben poca cosa rispetto ai danni complessivi, ma abbiamo garantito la continuità aziendale".
Serve una spinta parte dello Stato.
"Mi auguro che il Governo vada in questa direzione, anche se per la verità dopo averlo annunciato con forza non se ne parla quasi più".
Quali sono i costi per chi vuole assicurarsi e come abbassarli?
Quest’anno per le aziende dell’Emilia-Romagna l’incremento della polizza è del 300% rispetto allo scorso anno. I costi si abbassano allargando la base imponibile, quindi con l’obbligatorietà o una crescita volontaria delle imprese assicurate molto più importante, magari non solo dalle zone più a rischio ma da tutta Italia".