Bologna, 18 aprile 2024 - I manolesta in Italia si specializzano soprattutto nei furti d'auto: se ne verificano davvero tanti e l'impressionante bilancio è che negli ultimi 10 anni sono sparite nel nulla quasi un milione di automobili (visto che solo il 39% delle macchine rubate viene ritrovato e riconsegnato). In Europa l'Italia è messa meglio solo della Francia, dove però i furti sono in deciso calo.
La situazione nelle regioni
La mappa delle regioni in cui si commettono più furti d'auto vede ai vertici Campania, Lazio e Lombardia, e a livello nazionale il trend dei furti d'auto è in crescita del +7%.
Aspetto che sicuramente consola i proprietari di quattroruote, in Emilia Romagna la situazione è più rosea: nel 2023 i furti sono stati 3414, ma ben 2015 vetture sono state ritrovate, con una percentuale del 59%, piuttosto alta rispetto al 35% del Lazio e al 36% della Campania e anche al 46% della Lombardia.
Sono cinque le regioni a bollino rosso: Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Qui si registrano 80.559 delle 99.153 sottrazioni totali nazionali: 8 furti su 10 di fatto si concentrano in questi territori.
Il primato negativo della Campania resta irraggiungibile con 26.045 furti (+9% rispetto al 2022), seguita con distacco da Lazio, con 16.912 episodi (anch’esso in crescita lo scorso anno, del 12%), Puglia (14.978), Sicilia (13.174) e Lombardia (9.750 e +15% vs 2022).
Sono invece otto le regioni in cui i proprietari di un’auto possono dormire tranquilli: non si raggiungono i 600 casi di furto all’anno in Basilicata, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria..
Lo studio Lojack
Il 'Dossier sui furti di veicoli 2024' è stato elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo Calamp leader nelle soluzioni telematiche per l'automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell'Interno sul 2023 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
Furti in aumento: i dati
L’incremento ha toccato praticamente tutte le categorie di veicoli, vetture/Suv, moto/scooter. Un aumento ancora più significativo ha riguardato nello specifico gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini alle 100mila sottrazioni annue, mentre hanno registrato solo un leggero incremento le moto (+2%). Rimane ben sotto la metà del totale rubato, al 44%, la percentuale di veicoli recuperati e restituiti al legittimo proprietario a seguito del furto.
Osservando il trend degli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023 i dati si rivelano decisamente allarmanti, nonostante il quasi totale fermo delle attività nel 2020: 1 milione 550mila sono stati i veicoli (auto, Suv/Crossover, Van, mezzi pesanti, motoveicoli) rubati in Italia. Di questi solo 609mila sono stati recuperati (il 39% del totale), 939.500 sono spariti nel nulla.
Fenomeno hacker: i ladri high-tech
Nella crescita di furti incide l’utilizzo sempre più frequente da parte dei ladri di dispositivi hi-tech in grado di agevolare e rendere più rapida e meno vistosa la violazione delle auto di ultima generazione e la loro sottrazione. LoJack stima che oggi oltre 1 sottrazione su 3 di veicoli dotati di sistemi di apertura contactless (con apertura e chiusura dell’abitacolo senza l’inserimento della chiave) venga portato a termine anche grazie all’impiego di device tecnologici, spesso acquistabili online per pochi euro.
I Suv sono i più ambiti
La crescente attenzione verso gli Sport Utility Vehicles è il secondo fattore trainante degli ultimi anni. Oggi oltre 1 furto di autoveicolo su 5 riguarda i Suv/Crossover, una categoria sempre più attrattiva per questo business sia grazie alla crescente diffusione sul mercato nazionale (e alla conseguente ampia richiesta di pezzi di ricambio), sia grazie all’appeal che questa categoria registra su mercati esteri in cui vengono "piazzati" i mezzi prelevati nel nostro Paese.
Le auto più rubate
I modelli che fanno più gola ai ladri sono la Panda e la 500. Tra i Suv e Crossover piacciono molto invece la 500X e Renegade. La classifica dei modelli più ambiti riserva poche sorprese rispetto allo scorso anno, con quelli del Gruppo Stellantis che presidiano le posizioni di vertice:
- Fiat Panda: 12.571 furti (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda)
- Fiat 500: 5.889
- Fiat Punto: 4.604
- Lancia Ypsilon: 4.472
- Fiat 500 L: 2.637
- Alfa Romeo Giulietta: 2.075
Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli.
Nella categoria Suv/Crossover, i più ambiti sono la Fiat 500X (1.997 unità sottratte nel 2023, il 10% del totale Suv), seguito dalla Jeep Renegade (1.653), dalla Peugeot 3008 (778), Jeep Compass (713) e dalla Renault Captur (663).
Le auto che non vengono ritrovate
In questa particolare graduatoria le tre vetture che più difficilmente vengono ritrovate sono, nell’ordine, Golf (la si recupera solo nel 35% dei casi), C3 (36%) e Smart Fortwo (37%).
Il riciclaggio internazionale
Nelle grandi città e in alcune aree vicine a porti o a frontiere il furto è spesso finalizzato al riciclaggio internazionale. Un traffico redditizio in cui sono coinvolti i ladri che sottraggono fisicamente l’auto, i proprietari di garage o magazzini in cui l’auto solitamente viene lasciata a “decantare” alcune ore/giorni prima di essere smontata o caricata in container o veicoli commerciali, i trasportatori e infine i broker criminali che presidiano i vari passaggi e governano le operazioni fino alla vendita nel Paese di destinazione.
Quanto guadagnano i ladri d'auto
Secondo gli esperti, chi sottrae fisicamente una utilitaria può assicurarsi un guadagno immediato di poco inferiore ai 1.000 euro, ma la cifra può salire fino a 5mila euro per le auto di lusso del valore di 100mila euro. Il costo del trasporto si aggira attorno ai 2-3mila euro, se la vettura viene spostata verso l’Est, mentre l’intera operazione che comprende il trasporto del veicolo a bordo di una nave (all’interno di un container) può variare tra i 10.000 e i 15.000 euro.
I furti dei componenti
Ai furti di veicoli si è aggiunta negli ultimi tempi anche la piaga dei furti parziali di specifiche componenti (navigatori satellitari, pneumatici, marmitte/catalizzatori, attuatori della frizione, fari LED, batterie elettriche). Una volta sottratti, i pezzi vengono poi instradati sul mercato nero nazionale dei ricambi oppure stipati in container e caricati su navi in partenza dai porti del Mar Tirreno.