Bologna, 30 gennaio 2024 – Da ottobre 2025 stop ai mezzi diesel Euro 5, nuovi fondi per cambiare le caldaie a biomassa, acquistare bici elettriche e rinnovare i mezzi pubblici. Sono solo alcuni dei provvedimenti che sono stati inseriti all’interno del nuovo Piano dell’aria della Regione Emilia Romagna. approvato oggi dall’Assemblea legislativa. Il nuovo piano (Pair 2030) recepisce le direttive Ue e prevede investimenti complessivi per 154 milioni di euro, con l'obiettivo di ridurre di 637 milioni di euro la spesa sanitaria legata a malattie collegabili all'inquinamento.
Queste misure – che contemplano anche la realizzazione di piste ciclabili, nuove norme per la gestione dei liquami e per le aziende agricole in modo da ridurre l'emissione di ammoniaca – riguardano i Comuni di pianura con popolazione superiore a 30.000 abitanti, l'agglomerato di Bologna e quelli che aderiscono volontariamente al piano.
Sostituzione caldaie: i fondi e le scadenze del bando
Uno dei punti importanti del Piano per ridurre lo smog e migliorare la qualità dell’aria riguarda gli incentivi per la sostituzione di caldaie a biomassa, camini e stufe a legna con nuovi impianti ecologici. Per questo dal 16 gennaio la Regione ha aperto un bando per presentare le domande per accedere ai fondi a disposizione, assegnati all’Emilia Romagna dal Ministero dell’Ambiente, che sono 10 milioni e 139mila euro. Contributi che verranno erogati fino a esaurimento dei fondi disponibili ai richiedenti in possesso dei requisiti secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Il bando scade il 31 dicembre 2024 alle ore 14.
A chi sono rivolti gli incentivi
Gli incentivi sono rivolti ai cittadini che “siano residenti in un Comune della Regione Emilia-Romagna – si legge sul sito della Regione -, ubicato nelle zone agglomerato di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est, che risultino essere proprietari oppure detentori-utilizzatori di una unità immobiliare di qualsiasi categoria catastale che abbiano la residenza nell'immobile oggetto dell'intervento e che intendano eseguire la sostituzione di un camino aperto, stufa a legna-pellet, caldaia legna-pellet di potenza inferiore o uguale a 35 kWt, con classificazione ambientale inferiore o uguale a 4 stelle, con nuovi impianti a biomassa di potenza inferiore o uguale a 35kWt almeno di classe 5 stelle o pompe di calore”. Condizione necessaria per la partecipazione al bando è che i cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura debbano essere stati già assegnatari del contributo ‘Conto termico’.
Caldaie: l’entità del contributo
Il contributo è concesso a fondo perduto ad integrazione di quello riconosciuto dal ‘Conto termico’. Gli importi massimi variano in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8.000 euro; caldaia a pellet fino a 7.000 euro; pompe di calore fino a 6.000 euro; termocamini-termostufe-termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5.000 euro; inserto camino a legna fino a 4.000 euro; inserto camino a pellet fino a 4.000 euro; stufa a legna fino a 3.000 euro; stufa a pellet fino a 3.000 euro.
Modalità di presentazione della domanda
Affinche si possa accedere alla richiesta dei fondi per la sostituzione delle caldaie è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). Le domande devono essere spedite esclusivamente per via telematica a questo indirizzo mail.