Ferrara, 25 giugno 2024 – Nei giorni delle prove di maturità, la
Camera di commercio di Ferrara e Ravenna si è fatta portavoce dei problemi degli imprenditori, che denunciano una distanza sempre maggiore tra la domanda e l’offerta nel mercato del lavoro, il cosiddetto “mismatch” occupazionale.Guberti: “Nuovi modelli organizzativi”
Il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna Giorgio Guberti ha evidenziato una situazione piuttosto allarmante: “Era da anni che non sentivo con tanta intensità i nostri imprenditori lamentarsi per la ricerca sempre più affannosa di collaboratori”. Da un lato la richiesta di personale con competenze e indirizzi di studio specifici è un “segnale a cui le imprese stanno reagendo con contratti di lavoro che si aprono sempre più ai temi del welfare, del benessere della persona, della flessibilità degli orari”, infatti “sono sempre di più le nostre imprese che stanno dando vita a nuovi modelli organizzativi che pongono la persona e l’inclusione al centro dello sviluppo. Ma alle iniziative della singola azienda va aggiunta un effettivo taglio strutturale del cuneo fiscale, un’azione di sistema indispensabile per poter garantire una qualità della vita che passa anche da un livello di salari netti adeguato”. Dall’altro, però, le difficoltà di reperimento si stanno facendo critiche per le aziende per via di un “gap di offerta”, cioè un ridotto numero di candidati disponibili sul mercato rispetto alle reali esigenze, sempre più marcato.
Gli introvabili
I professionisti più difficili da reclutare appartengono per lo più a tre comparti: ingegneristico, scientifico, medico e paramedico. Più nel dettaglio, tra le professioni “introvabili” si evidenziano gli ingegneri elettrotecnici (91%), gli ingegneri dell’informazione (poco più dell’80%), le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche (79%), i tecnici gestori di reti e di sistemi telematici (74%), i farmacisti (71%), gli specialisti in terapie mediche (71%), i medici generici (70%) e i progettisti e amministratori di sistemi (69,8%).
Le lauree più richieste: economia e ingegneria
L’indirizzo economico è il corso di laurea più richiesto dalle imprese, seguito dall’insieme degli indirizzi di ingegneria, suddivisi in ingegneria industriale, in ingegneria civile, in architettura e in ingegneria elettronica e dell’informazione e 15mila in altri indirizzi di ingegneria. Tra gli altri indirizzi più richiesti figurano anche quello di insegnamento e formazione, quello sanitario e paramedico e quello scientifico-matematico-fisico-informatico.
Gli sbocchi occupazionali
Stando ai dati elaborati dal sistema del consorzio interuniversitario AlmaLaurea, a fronte di un tasso di occupazione dell’88,7% per i laureati specialistici e magistrali a cinque anni dalla laurea, i dati per gli “introvabili” sono ancora più positivi. Gli ingegneri dei diversi dipartimenti risultano occupati dal 95 al 96,2% dei casi, mentre i dottori dell’area scientifica, matematica, fisica e informatica al 92,6%.