Bologna, 6 ottobre 2024 – È iniziato l’autunno con già le prime ondate di maltempo in Emilia Romagna. Le temperature sono scese rispetto a qualche settimana fa e già ci si inizia a chiedere quando si potrà accendere il riscaldamento nelle case.
Ecco dunque le informazioni utili per l’accensione dei caloriferi.
L'Emilia Romagna quasi tutta in zona E
Il territorio nazionale è diviso in sei fasce climatiche (catalogate dalla A alla F) a seconda delle temperature giornaliere che si verificano nelle varie città. E a queste sei fasce si associano periodi di accensione e spegnimento del riscaldamento diversi. Il regolamento sul riscaldamento è stato disciplinato da un decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013: è stata stabilita una forbice generale nella quale è possibile accendere e spegnere i termosifoni a seconda della fascia in cui si vive, ovvero tra il 15 ottobre e il 1° dicembre 2024 e tra il 15 marzo 2025 e il 15 aprile 2025. I singoli Comuni però possono derogare all’insorgere di emergenze o necessità. L’Emilia Romagna si trova quasi tutta in fascia E.
Accensione riscaldamento in zona E
Quasi tutte le città dell’Emilia Romagna si trovano dunque nella zona E (da 2101 a 3000 gradi al giorno), ovvero le province di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini. In queste città i termosifoni si possono accendere dal 15 ottobre fino al 15 aprile. In attesa ovviamente di capire se i sindaci emaneranno ordinanze per derogare la data.
Accensione riscaldamento in zona D
Mentre la provincia di Forlì-Cesena si trova nella zona E fatta eccezione per i Comuni di Forlì e Forlimpopoli che sono considerati più caldi e vengono classificati in zona D (da 1401 a 2100 gradi al giorno). Qui il riscaldamento può essere tenuto acceso dal 1° novembre 2024 al 15 aprile 2025. Anceh qui deroghe dei sindaci permettendo.
Quanto si può tenere acceso il riscaldamento?
Nella zona E, quindi in quasi tutta la regione, il riscaldamento può essere acceso per 13 ore al giorno, mentre nella zona D per 12 ore al giorno con una temperatura massima interna di 19 gradi per tutti gli edifici e di 17 gradi per quelli industriali e artigianali. E’ prevista una tolleranza di due gradi.
Cosa succede ai Comuni della zona F
Ci sono zone di montagna nelle quali non sono previste limitazioni, quindi saranno i Comuni stessi che decideranno la data di accensione e spegnimento.
Provincia di Bologna: Lizzano in Belvedere, Porretta Terme e Granaglione, Castel d'Aiano, Loiano, Monghidoro.
Provincia di Modena: Frassinoro; Pievepelago; Fiumalbo; Riolunato; Montefiorino, Palagano, Lama Mocogno, Montecreto, Sestola e Fanano.
Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia: Ramiseto; Collagna; Busana; Ligonchio; Villa Minozzo, Toano; Castelnovo ne’ Monti e Vetto.
Provincia di Parma: Corniglio; Monchio; Palanzano; Albareto; Borgotaro; Compiano; Bedonia e Tornolo.
Provincia di Piacenza: Zerba, Cerignale, Ottone e Ferriere.
Provincia di Forlì-Cesena: il comune di Verghereto.