REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Delitto Pierina, un giallo mondiale. Diplomatico senegalese a Rimini

Ieri visita in carcere a Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio dell’anziana donna . Incontro anche col pm Paci: riserbo sui colloqui. In Africa molti servizi anche in tivù sul caso.

Delitto Pierina, un giallo mondiale. Diplomatico senegalese a Rimini

Un funzionario del consolato del Senegal ieri a Rimini

Una missione ‘diplomatica’ per Louis Dassilva, il 34enne senegalese in carcere a Rimini dal 16 luglio scorso con l’accusa di aver ucciso Pierina Paganelli la sera del 3 ottobre 2023. Anche il consolato del Senegal di Milano accende i riflettori sul delitto di via Del Ciclamino. Un funzionario consolare, accompagnato da una interprete, è arrivato ieri in visita a Rimini per chiarire la situazione del proprio connazionale, principale indagato nell’inchiesta della squadra mobile. La prima tappa è stata al carcere ‘Casetti’, dove il rappresentante del consolato si è intrattenuto per circa un’ora e mezzo in un colloquio con Dassilva. Quindi un breve incontro con l’avvocato Riario Fabbri, che insieme al collega Andrea Guidi fa parte del pool difensivo di Louis, per fare il punto sui prossimi passaggi giudiziari, a cominciare dall’udienza per l’incidente probatorio sui dispositivi elettronici (cellulari, computer e orologi) fissata per lunedì.

Il funzionario del consolato senegalese ha inoltre avuto modo di incontrarsi con il pubblico ministero Daniele Paci. Un incontro amichevole, ma sul cui contenuto vige il massimo riserbo. Bocche cucite da parte del rappresentante consolare, che non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che ieri pomeriggio lo attendevano fuori dal tribunale. Del resto, da alcune settimane il caso Dassilva ha valicato i confini nazionali e risvegliato l’interesse dei media senegalesi. Anche nel paese africano articoli e servizi televisivi si sono moltiplicati e così la vicenda è finita direttamente sul tavolo del consolato di stanza a Milano. Non è da escludere che, nel confronto di ieri in Procura, si sia parlato anche del passato di Louis. Non è un mistero, ormai, che dal 2012 al 2013 Dassilva abbia fatto parte della Gendarmeria senegalese. Ma il 34enne ha raccontato agi investigatori anche del suo lungo viaggio verso l’Italia e del periodo di prigionia in Libia. Un passato fatto di luci e ombre, su cui gli inquirenti vogliono vederci chiaro: ecco quindi che il consolato potrebbe aiutare la Procura di Rimini a sciogliere alcuni nodi in particolar modo quelli legati ai trascorsi militari di Louis. Lunedì prossimo, intanto, alle 12.30 in camera di consiglio verrà conferito al super perito, l’ingegnere Giuseppe Ferraro, il compito di svolgere gli accertamenti tecnici per l’incidente probatorio sui dispositivi elettronici di Dassilva.

Lorenzo Muccioli