STEFANO MARCHETTI
Cultura e spettacoli

Linea Gotica nella rete dei percorsi europei per non dimenticare

Dal Nord Europa al Parco di Monte Sole sull’Appennino bolognese, ecco l’itinerario internazionale che unisce i luoghi della Liberazione. L’impegno dell’Emilia-Romagna: "Qui si è scritta una pagina della storia"

Trincee, bunker e musei: linea Gotica nella rete dei percorsi europei per non dimenticare

Trincee, bunker e musei: linea Gotica nella rete dei percorsi europei per non dimenticare

Bologna, 2 gennaio 2023 – Nel parco naturalistico di Monte Sole, sull’Appennino bolognese a Marzabotto, si contano più di 900 specie di fiori e piante, e nelle belle giornate si possono incontrare caprioli e daini, il picchio verde e l’averla piccola. Oggi è un luogo di pace ma proprio qui, fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, i nazisti sparsero fiumi di sangue nell’eccidio più efferato della seconda guerra mondiale, uccidendo centinaia di innocenti.

Lungo la Linea Gotica, il fronte tedesco che tagliava in due l’Italia per bloccare l’avanzata degli Alleati, si combatté duramente, si soffrì, si morì.

Molti luoghi custodiscono la memoria della guerra e del sacrificio: "Un pezzo di Appennino è come una grande lavagna costellata di trincee, bunker, monumenti, memoriali, cimiteri militari e piccoli musei creati dalle comunità locali. Vogliamo farli conoscere meglio", osserva Mauro Felicori, assessore alla cultura dell’Emilia Romagna. Proprio per questo la Regione ha aderito al ramo italiano di Liberation Route Europe, un itinerario culturale (sostenuto dal Consiglio d’Europa) che connette persone, luoghi ed eventi che hanno segnato la Liberazione.

"La nostra missione è valorizzare questa memoria, attraverso un progetto di turismo storico culturale che metta in rete tante testimonianze", spiega Carlo Puddu, direttore di Liberation Route Italia, con sede a Lucca. Liberation Route Europe è nata nel 2008 e oggi riunisce 12 Paesi: la sezione italiana è stata creata nel 2019.

Nel Nord Europa (come avviene per esempio in Normandia, nei luoghi dello sbarco), i percorsi della memoria sono già presenti da diversi anni e si è sviluppato un turismo consapevole che vuole conoscere, ricordare, capire: qui in Italia varie comunità hanno realizzato progetti o musei, e l’Associazione Linea Gotica ha promosso il recupero della memoria storica. Ma a volte si tratta di singole iniziative che meritano invece di essere collegate.

"Vogliamo dare valore a quanto già è presente sui territori, individuando per esempio una rete di sentieri che unisca i vari punti", sottolinea Puddu. Fra i primi passi c’è la mappatura dei luoghi che confluirà nel sito europeo in sei lingue.

Dai percorsi tematici nei prossimi mesi si potranno sviluppare tracciati ‘fisici’, grazie anche a un finanziamento che Liberation Route Italia ha ricevuto dalla Repubblica Federale della Germania: "La collaborazione con il Cai nazionale ci permetterà di unire itinerari esistenti", prosegue il direttore.

Un obiettivo importante è ‘collegare’ Toscana ed Emilia Romagna, scavalcando l’Appennino. Un primo tracciato, per esempio, è il "percorso dei Sudafricani", dedicato ai soldati della Sesta Divisione corazzata sudafricana che combatterono sui nostri monti: da Prato a Monte Sole, il tracciato toccherà ovviamente Castiglione dei Pepoli, dove si trova il cimitero di guerra sudafricano, con il Centro di cultura ‘Paolo Guidotti’, fino a Monte Sole, un altro unirà Pistoia a Marzabotto, attraverso Porretta e Vergato, un altro sarà dedicato alla guerra nelle terre di Romagna, Montescudo e Montegridolfo, la battaglia di Gemmano, definita "la Cassino dell’Adriatico".

Nel progetto si intende connettere anche la memoria delle due stragi compiute dallo stesso battaglione delle Ss a pochi mesi l’una dall’altra: quella di Monte Sole e quella di Sant’Anna di Stazzema, in Toscana.

"Iniziative della Regione sui temi della memoria e della storia del ‘900 possono trovare una cornice nazionale ed europea", aggiunge l’assessore Felicori.

Si parlerà di questi temi anche nel forum di Liberation Route Europe, ai primi di marzo a Firenze.

Saranno presenti anche esperti internazionali di questo turismo della memoria che è in crescita: "Certamente con queste iniziative non si vuole glorificare la guerra – fa notare Carlo Puddu – ma, pur nello scorrere del tempo, si intende tenere vivo il significato di quegli eventi storici con uno sguardo europeo". Superando i confini che ci divisero e scoprendo un nuovo abbraccio di pace.