REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Giornata della Memoria 2022, i 76 ‘Giusti’ dell’Emilia Romagna in mostra a Bologna

Il 23 gennaio l'inaugurazione, poi il concerto al Teatro del Baraccano. Ecco gli orari per vedere l'esposizione e gli altri eventi in regione

Giorno della Memoria 2022. I 76 ‘Giusti’ dell’Emilia Romagna in mostra a Bologna

Giorno della Memoria 2022. I 76 ‘Giusti’ dell’Emilia Romagna in mostra a Bologna

Bologna, 22 gennaio 2022 - “I Giusti tra le Nazioni sul territorio della regione Emilia Romagna” è un'iniziativa del Museo Ebraico di Bologna che propone le storie di straordinario altruismo di 76 persone riconosciute ‘giuste’ al 1 gennaio 2021. La mostra offre una ricca documentazione, foto e 11 video originali realizzati da Valentina Arena, con testimonianze filmate dei sopravvissuti, ormai pochi, e dei loro discendenti.

L'inaugurazione sarà domenica 23, in occasione del weekend che precede il 27 gennaio, giorno del ricordo delle vittime della Shoah. Sempre domenica, a chiusura della giornata commemorativa, si terrà il Concerto per il Giorno della Memoria “Vieni notte, a bere luce”, con musiche di A. Schönberg e O. Messiaen, eseguite dall’Orchestra del Baraccano, diretta da Giambattista Giocoli. L'evento sarà presso il Teatro del Baraccano (via del Baraccano 2), alle 18, a Bologna. 

Chi sono i "Giusti"

L’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni” fu istituita dallo Stato di Israele dopo la Seconda guerra mondiale per dare riconoscimento al coraggio di queste persone. Anche in Emilia Romagna ci furono molti episodi di salvataggio, compiuti da persone comuni, spesso di umili condizioni, da sacerdoti e da figure vicine alla Resistenza, ma anche da interi Paesi che mantennero il silenzio intorno agli ebrei che sapevano nascosti nelle case dei vicini.

La mostra

L’esposizione (via Valdonica 1/5) ripercorre e illustra un lavoro di ricerca ormai decennale, approfondendo i dati già raccolti dallo Yad Vashem di Gerusalemme e dal Cdec (Fondazione Centro Di Documentazione Ebraica Contemporanea) di Milano. Nel 2013 il Museo Ebraico di Bologna aveva dedicato una prima esposizione ai 52 emiliano romagnoli che fino ad allora erano stati insigniti dell’onorificenza. Ora con l’intento di proseguire, ampliare e conservare il lavoro di ricerca e il patrimonio di fonti storiografiche, il Museo Ebraico di Bologna ha dato vita, grazie al sostegno della Regione attraverso la legge sulla Memoria, al progetto di mappatura completa dei Giusti tra le Nazioni emiliano romagnoli. Quindi il lavoro fin qui compiuto, già importante per ricostruire un quadro delle vicende accadute in regione, verrà ulteriormente ampliato nei prossimi anni. 

Orari e biglietti

"I Giusti tra le Nazioni sul territorio della regione Emilia Romagna" resterà a Bologna dal 23 gennaio al 6 marzo 2022. L'apertura è dalla domenica al giovedì, dalle 10 alle 18; il venerdì dalle 10 alle 16. L'ultimo ingresso è tre quarti d'ora prima della chiusura. Chiuso il sabato e nei giorni delle festività ebraiche. L'ingresso ha un costo di 7 euro (ridotto a 5 per studenti, over 65 e possessori Card Cultura). 

Altri appuntamenti in Emilia Romagna

Sempre in tema di mostre, da segnalare anche quella realizzata dalla Fondazione Fossoli di Carpi: “Frida e le altre. Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944” a cura di Elisabetta Ruffini che mette in luce volti e storie passate per il Campo di Fossoli.

A Cesena con la posa (il 19 gennaio) di nove pietre d’inciampo sul selciato delle strade cittadine, progetto anche questo sostenuto dalla Regione ha preso il via la Settimana della Memoria, un’occasione di riflessione pubblica diffusa con vari eventi in programma

In ambito audiovisivo, sono una quindicina i documentari sulla Resistenza e sulla Shoah disponibili gratuitamente sul sito web Documentando, la neonata piattaforma digitale di conservazione e visione dei documentari italiani dell’Associazione Documentaristi dell’Emilia Romagna in collaborazione anche con la Regione Emilia Romagna.

Tra i documentari in programma, “Sulle tracce di Dossetti. Il racconto di Monteveglio” di Giulio Filippo Giunti; Caserme Rosse - Il lager di Bologna (2009) di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari e la Trilogia della Memoria (2005) di Primo Giroldini - una raccolta composta da tre documentari frutto del progetto “Archivi audiovisivi della memoria”; Io sono ancora là (sulla deportazione a Mauthausen), Patrioti, ribelli (sulla lotta di liberazione in provincia di Parma) ed Eravamo donne ribelli (sulla resistenza al femminile).

Giorno della Memoria. Bonaccini: "Fondamentale tenere viva la lezione della storia"

“È fondamentale continuare a fare memoria. Non smettere mai di portare all’attenzione di tutti, e soprattutto dei giovani, l’enorme tragedia della Shoah, e di ricordare le vittime dell’Olocausto. Solo ritornando a ciò che avvenne a causa della follia criminale nazista, alle leggi razziali volute dal regime fascista in Italia, possiamo tenere sempre viva la lezione della storia e non ricadere in un passato tanto buio. Ed è altrettanto importante mantenere viva la memoria di chi si oppose a quella follia, schierandosi dalla parte giusta della storia e dell’umanità. Persone che hanno creduto fortemente nei valori di libertà, democrazia e eguaglianza. I Giusti, appunto, che nel nostro Paese e nella nostra regione hanno permesso il salvataggio di ebrei perseguitati e contribuito a diffondere quei valori nati dalla Resistenza al nazifascismo e sanciti nella Costituzione repubblicana”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in occasione della presentazione – al Museo Ebraico di Bologna - del programma in vista del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria. La ricorrenza internazionale fissata il giorno in cui nel 1945 venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz a memoria dello sterminio della popolazione ebraica e di tutti i deportati perseguitati e uccisi durante l’Olocausto. 

A rappresentare la Regione, l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori. Con lui i presidenti della Fondazione Museo Ebraico di Bologna, Guido Ottolenghi, e della Comunità ebraica, Daniele De Paz, insieme alle curatrici della mostra e del volume dedicati ai Giusti dell’Emilia Romagna che aprono la settimana di iniziative.

“Il mio sincero apprezzamento va alla Fondazione Museo Ebraico e a tutti coloro che hanno collaborato a ricostruire la vicenda di questi 76 nostri corregionali- afferma Felicori-. Donne e uomini di cui l’Emilia Romagna è fiera, perché sotto la dittatura nazifascista vollero battersi per la giustizia e il diritto alla vita che è di ogni persona. Un esempio per tutti noi e per le future generazioni”.