REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Chi sono i cantanti in gara a Sanremo dell’Emilia Romagna

Tra i Big annunciati da Carlo Conti, direttore artistico e conduttore, ci sono due nomi legati a Guastalla, nella bassa reggiana, e a Bubano, borgo vicino a Imola

Gaia Gozzi, originaria di Guastalla (Reggio Emilia), e Brunori Sas

Gaia Gozzi, originaria di Guastalla (Reggio Emilia), e Brunori Sas

Bologna, 1 dicembre 2024 – Ci sono anche Gaia e Brunori Sas, una quota emiliano-romagnola, tra i ‘Big’ al Festival di Sanremo 2025. Li ha annunciati il conduttore direttore artistico, Carlo Conti, al Tg1 delle 13.30 tra i trenta cantanti in gara sul palco dell’Ariston da martedì 11 a sabato 15 febbraio

Brunori Sas

Dario Brunori, in arte Brunori Sas, è legato all’Emilia-Romagna perché i suoi nonni furono "emigranti alla rovescia –  aveva scritto sui social il cantautore – Mentre tanti meridionali partivano, direzione Nord, in cerca di fortuna, loro arrivavano in un piccolo paesino calabro, a fine anni '50, a lavorar d'argilla e a costruire forni per i mattoni. Erano nati e cresciuti a Bubano (un piccolo borgo nel comune di Mordano, vicino a Imola, ndr)”. 

Gaia Gozzi

Al secolo Gaia Gozzi, nata il 29 settembre 1997, a Guastalla, in quella Bassa reggiana che ha visto sbocciare, tra gli altri, Zucchero e Ligabue. Si è trasferita presto nel Mantovano, assieme al padre e alla madre, originaria di un Brasile che, fin dal primo momento, ha ricoperto nell'arte della figlia un ruolo fondamentale. Vincitrice di Amici, si può dire sia stata la regina dell’estate, i suoi ‘Sesso e samba’ (con Tony Effe) e ‘Dea saffica’ sono due dei due brani con cui Gaia ha spopolato, diventando una delle artiste più programmate nei canali digitali, in rotazione radiofonica e più ascoltate sulle piattaforme.

Le canzoni in gara

Il riserbo è massimo su melodie e testi che gli artisti porteranno sul palco, ma "tra quelli selezionati – ha detto Carlo Conti – c’è qualche brano importante per contenuto, ma quello che è arrivato musicalmente dai cantautori non è più un macromondo, non vanno a parlare di guerra e immigrazione. Nei testi si torna a parlare di un micromondo fatto di famiglia e rapporti personali”.