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Emilia Romagna in zona gialla, Donini: "Rischio a breve"

L'assessore alla Salute spiega: "Decisivi questi 3-4 giorni, soprattutto per il livello di criticità dei reparti ordinari"

L'assessore Donini

L'assessore Donini

Bologna, 28 dicembre 2021 - Emilia Romagna in zona gialla? "Direi che la possibilità c'è", ammette l'assessore alla salute dell' Emilia- Romagna, Raffaele Donini, rispondendo  a chi gli chiede se è possibile che la regione cambi colore a breve, magari nei giorni intorno a Capodanno.

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"Pur avendo resistito nelle vacanze di Natale come altre regioni - continua Donini - in questa settimana è decisivo soprattutto il livello di criticità dei reparti ordinari - spiega Donini a margine della cerimonia di ringraziamento alle volontarie e volontari per l'aiuto e il supporto della campagna vaccinale a Bologna - Noi siamo attorno al 13-14%, quindi potrebbe essere che tra qualche giorno si possa superare questa criticità". E questo nonostante l'Emilia Romagna sia la regione con il numero più alto di posti letto disponibili negli reparti Covid non critici, quasi doppio rispetto alla media nazionale e di gran lunga superiore alle altre regioni più virtuose. C'è infatti un posto letto disponibile ogni 494 abitanti, mentre la media nazionale è di 938, con alcune regioni in situazioni ancora peggiori, sopra i 1.500.

 "Penso che questi tre o quattro giorni siano fondamentali - sottolinea l'assessore - per capire se il livello di criticità dei reparti ordinari Covid supererà il livello di guardia del 15% e siamo di poco al di sotto. Ripeto: dipende molto anche dalle dimissioni, perché ovviamente gli ingressi ci sono e abbiamo visto che abbiamo una media di più di 100 persone al giorno che necessitano di cure ospedaliere".

L'unica possibilità è proprio che la degenza media dei vaccinati nei reparti ordinari, accorciatasi, aiuti a favorire un ricambio molto forte: "Ci sono tante persone che hanno una degenza molto breve proprio perché vaccinate, quindi necessitano di cure ospedaliere per pochi giorni. Quindi finora c'è stato quasi un saldo che non comportasse la zona gialla. Questi giorni sono decisivi per capire".

In ogni caso non è semplice: "In valore assoluto è chiaro che, più contagi ci sono, qualcuno che possa avere bisogno per qualche giorno di cure ospedaliere sicuramente c'è". Ed è testimonianto anche dalle file chilometriche a cui si sottopongono i sospetti positivi per un tampone molecolare, come avviene per esempio a Modena.

La coda chilometrica all'hub dei tamponi a Modena
La coda chilometrica all'hub dei tamponi a Modena