Modena, 30 agosto 2024 – Salgono a cinque i decessi per il virus West Nile, da inizio anno, in Emilia-Romagna: una regione, la nostra, che a fronte di questi numeri risulta essere così fra le "più colpite" in tutto il Paese. A perdere la vita mercoledì è stato un uomo di 67 anni di Castelfranco, nel modenese: il più giovane sul nostro territorio e il secondo in questa sola provincia (all’inizio del mese, infatti, il virus fu fatale anche per un uomo di 89 anni, che lo aveva contratto a Carpi).
Entrambi, "presentavano patologie croniche preesistenti – precisa Alessandra Fantuzzi, direttrice facente funzione del servizio di igiene pubblica Ausl di Modena –: dall’inizio dell’anno abbiamo contato, sul territorio modenese, trentadue casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, ma parallelamente non mancano anche altri casi, senza sintomi o con sintomi lievi, che non richiedono il ricovero". Ad essere coinvolte sono state però anche altre province: due donne, di 80 e 83 anni, che erano ricoverate all’ospedale Maggiore di Parma e presentavano diverse patologie pregresse e, poco prima, dopo venti giorni di agonia, era morto un uomo di 78 anni di Russi (Ravenna). A cui si aggiungono ora, per l’appunto, i due decessi nel modenese.
I sintomi
L’attenzione – e la prevenzione – dovrà quindi rimanere "alta". "Ma prima, è bene fare chiarezza – spiega ancora Fantuzzi –. Nella maggior parte dei casi il contatto col virus causa un’infezione che decorre senza sintomi, quindi parliamo di persone totalmente asintomatiche. Mentre in alcuni casi, invece, possono svilupparsi alcuni sintomi che ricordano perlopiù una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Di questi casi, a oggi, nel territorio modenese ne risultano in media anche uno o due al giorno, ma si tratta per l’appunto di casi leggeri, che non richiedono il ricovero. Alcuni se ne accorgono contattando il proprio medico curante e facendo così degli approfondimenti".
"È più raro, è vero, ma si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono per l’appunto il ricovero in ospedale – conferma –. Si tratta, lo ricordiamo, soprattutto di persone anziane, fragili e con patologie preesistenti".
Tornando ai numeri, fino a oggi i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, dunque la forma più grave, risultano sfiorare quota 80 nella nostra regione. Numeri che fanno quindi riflettere e che richiedono, anche per questo motivo, di mantenere sempre accesi i riflettori.
Come proteggersi
E con le ultime piogge e gli episodi di maltempo, "sottolineiamo nuovamente l’importanza di proteggersi dalle punture di zanzare che depositano le uova, lo ricordiamo, nei ristagni di acqua. Si tratta di raccomandazioni e misure preventive fondamentali per contrastare la diffusione del virus West Nile".
"Anche i cittadini possono fare la loro parte per proteggersi. Come? Usando dei repellenti certificati. Può sembrare un consiglio banale, ma non lo è e non va preso sottogamba: si tratta di un semplice gesto che però richiede di essere fatto con attenzione. E’ consigliabile, infatti – spiega – di applicare il repellente più volte in una stessa sera, seguendo le istruzioni, oltre che indossare abiti lunghi quando si va nelle aree verdi dopo il crepuscolo".
I dati del bollettino Iss
In Emilia Romagna sono 80 i casi di virus West Nile che hanno sviluppato la forma più grave, ovvero quella neuro invasiva, da inizio maggio. La crescita nell’ultima settimana di monitoraggio (ovvero quella 22-28 agosto) è +17. Crescono anche i casi in sui il sintomo principale è la febbre: +8, quindi 20 casi contro i 12 della settimana 15-21 agosto. Invariati invece i casi asintomatici identificati in donatori di sangue, che rimangono quindi 11.
In Italia il totale dei contagi da West Nile da inizio estate è di 232, con una crescita di 61 nuovi casi nell’ultima settimana di monitoraggio.
Le fasce più colpite
Come anche negli altri monitoraggi, anche in questo la fascia d’età più colpita rimane la over 75 anni. In Emilia Romagna sono stati 38 i casi di contagio. Seguono i 65-74 anni con 20 casi, poi i 45-64 anni con 19 casi. Ci sono infine 3 casi tra i 15 e i 44 anni.
Contagi per provincia
Rimane Modena la provincia più colpita con 29 casi. Segue Reggio Emilia (24), Bologna (18), Ferrara e Parma (3), Piacenza, Ravenna e Forlì-Cesena (1).