È arrivato lo scatto decisivo del governo. Venti milioni per salvare Villa Verdi, l’affascinante residenza del grande compositore a Sant’Agata di Villanova d’Arda, a cavallo tra Piacenza e Parma. Il ‘pacchetto’ di risorse è stato inserito nella manovra del governo Meloni, approvata dalla Camera, dopo che il ministero della Cultura aveva speso parole importanti e promesso un’azione decisa per valorizzare Villa Verdi e aprirla alla comunità.
Appena un mese fa, il ministro Gennaro Sangiuliano si era recato a Sant’Agata per osservare da vicino lo stato della residenza e valutare di persona le azioni da intraprendere. Il tutto, sempre di concerto con la Regione e gli enti locali, tanto da arrivare ora all’annuncio di una fondazione ad hoc per il progetto della villa: "Ne ho parlato con il governatore Bonaccini - spiega Sangiuliano -: penso che vada creata una fondazione nella quale ci siano la Regione, il ministero, il Comune di Busseto, Sant’Agata. Una rete che metta a sistema un itinerario ‘Verdiano’: tutta questa bellezza deve essere parte di un circuito".
Lo aveva sottolineato sulle pagine del Carlino anche Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, puntando sull’importanza di riqualificare l’intero territorio intorno a Villa Verdi, recuperando la piccola chiesetta davanti alla casa natale del compositore - già aperta al pubblico in chiave di museo -, e non solo. "Nessuno può sapere ancora come andrà a finire, ma possiamo dire che con 20 milioni si mette in sicurezza ‘l’operazione Verdi’ - puntualizza Felicori -. Il primo atto condiviso con il ministro è stato quello per dare vita a una collaborazione e gestire il bene insieme, ora si tratta di acquisirlo, restaurarlo, avviare una gestione sostenibile e custodirlo. Ed è probabile che, come avviene per quasi tutti i musei, ci sia un’iniziativa finanziaria per tenerlo aperto, attraverso un contributo permanente per le attività. E’ necessario saltare questo guado complicato, ma tutti hanno confermato il proprio impegno".
Dal parco al teatro, dai dettagli della Villa curati dal Maestro a sua immagine e somiglianza ai meravigliosi affreschi che lasciano a bocca aperta chiunque si fermi ad ammirare lo spettacolo senza tempo, fino all’organo dove suonava Verdi bambino: un terra in equilibrio armonico, tra ricchezza e magia, come in un’Opera. La residenza, dove il compositore spese 50 anni della propria vita generando alcuni dei suoi più grandi capolavori, è rimasta per diverso tempo al centro di una contesa tra gli eredi, con l’autorità giudiziaria che alla fine ne ha disposto l’alienazione. Ora, grazio allo scatto del ministero, quei 20 milioni sul piatto potrebbe finalmente portare all’acquisizione del patrimonio da parte dello Stato, e a una nuova vita per la villa.
"Non posso che dire come il ministero si sia comportato non bene, ma benissimo - conclude l’assessore -. Direi un ottimo punto di partenza nei rapporti con il governo, sperando che questa collaborazione sia il primo passo per fare tante altre cose. Ed è l’esempio che, se le istituzioni collaborano, i risultati possono arrivare".