Bologna, 7 marzo 2022 - L'Emilia Romagna, lo diciamo da giorni, apre le porte ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina (qui come fare per dare un aiuto). Ma quanti sono i rifugiati che cercano un riparo nella nostra regione? La prefettura di Bologna traccia una sorta di identikit: finora in Emilia-Romagna sono arrivate 1.774 persone, divise equamente tra adulti (969) e minori (805). In questo momento 187 profughi sono ospitati nelle strutture Cas (Centri di accoglienza straordinaria) della regione. Immaginiamo che questi siano i dati ufficiali, che non tengono conto dei canali spontanei o privati dell'accoglienza.
Profughi, la mappa dell'accoglienza
La provincia che conta il maggior numero di arrivi è Bologna con 500 (245 adulti e 255 minori), di cui 149 alloggiati nelle strutture Cas. Seguono Modena con 292 (140 adulti e 152 minori e zero posti Cas occupati) e Rimini con 254 (168 adulti e 86 minori, anche qui senza arrivi nelle strutture Cas).
Tra i 100 e i 200 arrivi si registrano a Piacenza (194, di cui 125 adulti e 69 minori, con nove presenze nelle strutture Cas), Ferrara (177, con 89 adulti e 88 minori e zero posti Cas occupati) e Ravenna (154, di cui 81 adulti e 76 minori, con due presenze nelle strutture Cas).
Meno di 100 arrivi, invece, nelle province di Reggio Emilia (77, di cui 33 adulti e 44 minori, con 27 presenze Cas), Forlì-Cesena (64, con 48 adulti e 16 minori e zero posti Cas occupati) e Parma (59, di cui 40 adulti e 19 minori, nessuno dei quali alloggiato in strutture Cas).
I fondi della Regione per Ong e volontari
La giunta dell'Emilia Romagna stanzia 50mila euro per consentire da subito ad associazioni di volontariato e ong operanti sul posto di aiutare profughi e sfollati ucraini nelle città di Lviv e Chernivtsi. A partire da domani e fino alle ore 18 del 16 marzo ong, onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali potranno presentare un progetto che intervenga sugli ambiti di intervento prioritario individuati dalla giunta. I fondi stanziati saranno comunque disponibili a partire dalla data di oggi, varo dell'esecutivo regionale, a copertura quindi di spese nel frattempo sostenute per l'attuazione del progetto, se sarà il prescelto. "La Regione Emilia Romagna da tempo ha avviato un rapporto di cooperazione internazionale con l'Ucraina - sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente Elly Schlein - dove con i nostri fondi e la collaborazione di associazioni e ong operanti sul posto abbiamo sostenuto progetti a Chernivtsi, Leopoli e Kharkiv. Purtroppo - proseguono - le informazioni che ci arrivano da chi è impegnato sul territorio sono drammatiche: ci siamo perciò impegnati per mettere subito a disposizione 50mila euro, che serviranno a fornire assistenza sia a chi rimane in Ucraina ma non ha più un posto sicuro dove alloggiare, sia a chi cerca la salvezza attraverso la fuga nei paesi confinanti".