Bologna, 29 giugno 2024 – Il grande ciclismo torna in Emilia-Romagna: 36 anni dopo la fuga di Marco Pantani sul Galibier, il Tour de France rende omaggio al grande ciclista nato a Cesenatico.
La partenza a Cesenatico
La partenza da Cesenatico è prevista per mezzogiorno e già poco dopo l’inizio della competizione gli atleti troveranno sulla loro strada il museo “Spazio Pantani”. Non è che il primo appuntamento di un’intera tappa dedicata al ricordo del campione.
Infatti, nello stesso giorno verrà inaugurata la gigantografia di Marco Pantani presso il villaggio di partenza dello stadio comunale di Cesenatico, ad opera di Simone Tribuiani. L’artista ha creato anche un’enorme bicicletta galleggiante composta con le boe, installata nello specchio d’acqua di fronte alla spiaggia libera di Piazza Costa.
A queste due opere si aggiunge la vela gialla voluta e realizzata dall’Associazione “Un Mare di Lana” e issata sulla barca “Le tre fff” che si trova nella rada del Portocanale.
Non mancano le tradizionali “tende al mare”, per l’occasione corredata da immagini e richiami al Tour de France.
Ospite atteso sarà il forlivese Ercole Baldini, altro campione del ciclismo romagnolo che riceverà un omaggio dal direttore del Tour, Christian Prudhomme.
Ieri, invece, a Rimini è stata inaugurata una statua di cinque metri che raffigura il Pirata sul traguardo di Oropa nel 1999.
L’arrivo a Bologna
Anche Bologna si vestirà a festa per il grande evento: nei 16 chilometri di percorso cittadino campeggeranno luminosi nastri gialli fissati fra i palazzi, fra gli alberi, sui balconi, alle finestre, sotto i portici. Le piste ciclabili di via Mazzini e via Saffi si colorano così di “Giallo Tour”.
Le parole di Stefano Bonaccini
Il presidente della regione Emilia-Romagna ha commentato con entusiasmo la “grande festa popolare” che i cittadini stanno dedicando al ciclismo. Non solo il ricordo della leggenda Marco Pantani, vincitore del Tour de France e del Giro d’Italia nel 1998, ma anche un “altro importante significato: domani i ciclisti si sfideranno nel cuore di quei territori che appena un anno fa sono stati colpiti da una delle alluvioni più gravi di sempre. Il mio augurio è che la grande vetrina del Tour possa essere anche un’occasione per dare visibilità a questi luoghi e alle loro comunità che con coraggio si sono rialzate. Se lo meritano per l’esempio di tenacia e solidarietà che hanno offerto a tutta Italia".