Bologna, 8 novembre 2023 – Come percepiscono la qualità dell'aria i cittadini della pianura padana? E' partita da questa domanda l'indagine ‘Valuta l’aria’ dell' Art_er presentata ieri a Rimini alla conferenza nazionale sulla qualità dell'aria.
La ricerca è stata condotta all'interno del progetto Prepair che ha visto coinvolti, oltre che tutte le regioni del bacino padano, anche 18 partner nazionali. Il periodo di indagine si è svolto tra gennaio e marzo 2023.
L’indagine
L'obiettivo era proprio quello capire come i cittadini di quest'area di Italia, comunemente nota per i suoi problemi di inquinamento, percepissero l'aria che respirano. Sono state quindi poste alcune domande a oltre 7.000 cittadini residenti nel bacino padano, tra cui: come percepiscono la qualità dell'aria i cittadini della pianura padana? Sono consapevoli che molte azioni per migliorarla dipendono anche dal loro stile di vita? Quanto sono disposti a cambiare le loro abitudini? E soprattutto, come possono le autorità locali convincerli a modificarle in funzione di un futuro più ‘green’?
I risultati
Dall’indagine si apprende che l’aria che respiriamo è generalmente percepita come peggiorata, nonostante i dati mostrino una generale riduzione delle concentrazioni di inquinanti, Questa, però, non consentirebbe di mettere al riparo i territori del bacino padano dal superamento dei limiti per alcuni di essi: particolato, ossidi di azoto, ozono.
Rispetto ai punti principali dell’indagine, infatti, il 66% degli intervistati ritiene che la qualità dell’aria sia peggiorata nel corso degli anni, mentre solo il 10% la ritiene migliorata. Il 20% pensa invece che sia rimasta invariata.
Tra le domande agli intervistati, anche il livello di preoccupazione rispetto all’esposizione (il 52% si è detto molto preoccupato per gli effetti sulla salute) e quali fossero le iniziative ritenute più efficace per affrontare il problema. La maggioranza ha individuato il trasporto come principale causa di inquinamento, nonostante la metà scelga di andare ancora al lavoro in auto. Tra i comportamenti che gli intervistati sarebbero invece disposti a modificare per ridurre l’inquinamento, c'è invece la disponibilità all’installazione di caldaie ad alta efficienza e a basse emissioni.