MARCO SANTANGELO
Cronaca

“Ero rientrata in casa da 5 mesi. Ho riperso tutto”

Di nuovo sfollata: dal maggio 2023 allo scorso marzo è stata in hotel. L’incubo di Silvia: la notte vedo l’onda travolgermi

Faenza (Ravenna), 20 settembre 2024 – Un incubo che si ripete per la terza volta. Tra gli abitanti di Faenza serpeggia la disperazione.

Gli sfollati nei centri resi disponibili; nel riquadro, Silvia Dal Santerno
Gli sfollati nei centri resi disponibili; nel riquadro, Silvia Dal Santerno

Molti sfollati hanno trovato riparo nei due palazzetti che il Comune ha messo a disposizione. Ed è lì che abbiamo incontrato Silvia Dal Santerno: residente in via Carbone, una delle zone più a rischio di Faenza. La sua storia era stata raccontata nel nostro documentario ’Ho visto il finimondo’. Un anno dopo quel finimondo è tornato.

Silvia, cosa sta succedendo?

“Che un anno dopo mi ritrovo punto e a capo. Nel 2023 avevo visto un’onda travolgere tutto. Nel giro di pochi minuti la mia casa era sott’acqua e mi ero riparata nel solaio coi miei gatti fin quando sono arrivati i soccorritori. Quest’anno, avendo già vissuto questo scenario, ho lasciato la casa subito”.

L’anno scorso l’alluvione le ha portato via tutto, adesso quali danni ha riscontrato?

“La cantina è completamente allagata, l’acqua è al piano terra. Ironia della sorte: il piano terra è quasi completamente vuoto sia perché non ancora avuto modo di arredarlo, sia perché ho sempre avuto paura che l’acqua si portasse via di nuovo tutto”.

Com’è andata la notte nel palazzetto?

“Non ho chiuso occhio. Non facevo altro che controllare gli aggiornamenti sul livello del Lamone. L’ansia mi divora, sto rivivendo un trauma che mi aveva abbattuto non solo economicamente, ma anche psicologicamente. Da maggio 2023 a marzo 2024 ho vissuto in hotel perché casa mia era inagibile, dopo nemmeno sette mesi casa mia è di nuovo in pericolo”.

È un incubo che si ripete.

“Sì, è un trauma che si accavalla a un altro trauma. Quando mesi fa sono rientrata in casa dopo quasi un anno da sfollata ho passato momenti terribili. Mi svegliavo di notte per controllare il fiume e ogni volta che mi affacciavo alla finestra mi sembrava di vedere un’onda travolgermi”.

Ha pensato di andarsene?

“Sì, ma con la mia casa ho un legame profondo: qui sono stata adottata e per me significa tutto. Lo dico con le lacrime: non permetterò che l’alluvione me la porti via. Ho subìto circa 200mila euro di danni e dallo Stato ne ho ricevuti 5mila. Ma io non mi arrendo”.