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Cronaca

Sfinge alluvione Emilia Romagna, come compilare la domanda per i rimborsi sulla piattaforma

Cittadini e imprese possono ora inviare online la modulistica e i documenti per richiedere gli indennizzi. Come fare e come funziona: la guida completa, passo dopo passo

Alluvione in Emilia Romagna: attiva la piattaforma per chiedere i rimborsi

Bologna, 15 novembre 2023 – È online dalle 15 di oggi la Piattaforma Sfinge attraverso la quale i cittadini e le imprese colpiti dall'alluvione dello scorso maggio possono chiedere il rimborso fino al 100% dei danni subiti.

La quantificazione del danno e il suo essere stato causato dall'alluvione devono essere provati tramite una perizia asseverata o una perizia giurata (utilizzando i modelli contenuti nelle ordinanze), redatta da tecnici abilitati. La domanda dev'essere interessata dal proprietario dell'immobile o da un suo delegato munito di procura (le istruzioni della Regione).

Come accedere alla piattaforma Sfinge
Come accedere alla piattaforma Sfinge

Come compilare la domanda

Sfinge consta di una serie di pagine che si aprono in successione: il primo passo è l'accesso tramite Spid, per il quale occorrono le credenziali e una conferma tramite l'app installata sullo smartphone.

Successivamente verrà chiesto di comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata, attraverso il quale ricevere eventuali future comunicazioni.

Utente associato all'azienda
Utente associato all'azienda

È quindi la volta della compilazione dei dati personali mancanti: si tratta insomma dei dati anagrafici della persona che sta compilando la domanda, in quanto cittadino proprietario di un immobile alluvionato (o suo delegato) oppure titolare di un'impresa.

Piattaforma Sfinge: come aggiungere un nuovo beneficiario
Piattaforma Sfinge: come aggiungere un nuovo beneficiario

Una delle prime domande poste è appunto quella riguardante la natura del soggetto cui si vuole 'collegare l'utenza': le opzioni sono appunto rivolte ad 'azienda' o 'persona'.

Piattaforma Sfinge: inserire i dati anagrafici del richiedente (a
Piattaforma Sfinge: inserire i dati anagrafici del richiedente (a

Nel primo caso, oltre ai dati bancari, viene poi chiesto di compilare anche quelli relativi a forma giuridica, sede legale, settore di attività e codice Ateco. La parte relativa invece alle abitazioni, oltre ai dati relativi all'indirizzo, contiene alcune domande specifiche relative alla compresenza nello stesso immobile di un'attività produttiva.

Descrizione unità immobiliare
Descrizione unità immobiliare

Quali documenti caricare su Sfinge

Il cuore della procedura è legato all'inserimento dei vari documenti relativi al danno causato dall'alluvione e dal progetto degli interventi di ristrutturazione.

Specifici campi sono relativi alla scheda di rilevazione dei danni e alla perizia tecnica asseverata o giurata rilasciata da un professionista abilitato. Questo per quanto riguarda la parte limitata ai danni riscontrati.

C'è poi il capitolo del loro risanamento: fra i documenti che andranno caricati nel portale figurano il progetto degli interventi proposti, l’indicazione delle operazioni di ricostruzione o ristrutturazione, il computo metrico estimativo, e infine la voce più importante, e cioè l'entità del contributo richiesto. Tutti gli allegati devono essere in formato pdf.

Sul portale si potrà poi consultare la 'Lista delle domande inoltrate' (lo stesso cittadino può infatti essere proprietario di più immobili alluvionati), ed eventualmente apportare eventuali modifiche nel caso ci si sia resi conto di aver commesso errori. Il campo 'Rendicontazione' è quello attraverso cui tenersi aggiornati sullo stato dei rimborsi.

Alluvione in Emilia Romagna
Alluvione in Emilia Romagna

Entro quando si può mandare la richiesta

Non esiste un limite temporale per presentare la domanda: anche per questo il consiglio dei comitati che rappresentano gli alluvionati è di adoperare la dovuta calma e di rivolgersi a un tecnico per la compilazione della domanda. Si attende un pronunciamento in questo senso anche da parte dei vari ordini professionali.

Rimborsi per cittadini

Come noto, i cittadini potranno ottenere un primo rimborso per un importo fino a 20mila euro, mentre per la parte eccedente verrà applicato il credito d'imposta.

Rimborsi per imprese

Le imprese invece potranno ottenere una prima tranche di rimborsi per importi fino a 40mila euro – comprensivi nel loro caso non solo dei danni agli immobili ma anche di quelli ai macchinari – mentre per la parte eccedente quel valore entrerà in campo il credito d'imposta.

I cittadini possono chiedere rimborsi anche per i danni agli arredi, ma non è ancora chiaro se e come questi verranno rimborsati.

Il governo ha messo a disposizione per il momento fondi per 600 milioni di euro, mentre quelli riservati al credito d'imposta ammontano a 700 milioni di euro.