Bologna, 13 novembre 2023 – Da una parte il Garante degli scioperi che conferma la sua posizione sullo sciopero nazionale proclamato per il 17 novembre dicendo che “così come proclamato dalle Confederazioni sindacali non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale”, dall’altra Cgil e Uil che rispondono “confermando la proclamazione dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre”.
Cgil e Uil, scrivono infatti in una nota “non condividono la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta di un'interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l'effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici e i lavoratori”. Insomma per Cgil e Uil “l'astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale.
"La Commissione – concludono Cgil e Uil – non spiega su quali basi normative ha deciso che non si tratti di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo”.
"Siamo pronti anche a pagare multe e assumerci responsabilità - aggiunge Bombardieri della Uil –. Lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito e non ci faremo intimorire”.
E la polemica politica non si è fatta attendere. Da un lato Salvini e la Lega: “Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l'ennesimo weekend lungo”, aveva affermato ieri il partito del ministro delle Infrastrutture e Trasporti a cui il leader della Cgil aveva risposto secco: “Capisco il suo nervosismo,ma forse Salvini, che non ha mai lavorato, pensa al suo weekend”. Oggi è scesa in campo anche la segretaria del Pd Elly Schlein: “Giorgia Meloni ha aumentato la precarietà e in manovra taglia i servizi alle pensioni. Le taglia anche a medici e infermieri mentre smantellano la sanità pubblica e intanto umilia i lavoratori calpestando i loro diritti di sciopero. È un assaggio del premierato forte, forte con i deboli e debole con i forti”.