A complicare la questione a Ravenna e nel ferrarese c'è l'innalzamento del livello dei mari. Le mappe redatte dall'Ispra per il 2100 sono impietose: nel peggiore fra gli scenari impossibili le ingressioni marine potrebbero spingersi fino a 50 chilometri nell'entroterra, in zone dunque che già ora sorgono sopra il livello delle acque grazie all'azione delle idrovore, la cui alimentazione energetica potrebbe a un certo punto rivelarsi troppo complicata.
CronacaCemento, Emilia Romagna la peggiore d'Italia