Il capoluogo di regione sembra essersi lasciato alle spalle il picco della cementificazione: nel 2023 il consumo di suolo nel capoluogo si è 'limitato' a 21 ettari: è comunque il quarto capoluogo italiano in cui si è cementificato di più dopo Roma, Cagliari e Venezia, pur essendo lontana dagli incredibili 81 ettari consumati a Ravenna. Nel complesso, il rapporto Ispra evidenzia come Bologna sia, insieme a Milano, l'unica città metropolitana che garantisce a più della metà della popolazione l’accesso a un’area verde pubblica entro la distanza di 300 metri a piedi. Più in generale, prosegue il rapporto, "nelle città del Nord è maggiore la disponibilità di aree verdi pubbliche per abitanti, con il valore massimo a Bologna". Parametri che, pur lontani da quelli delle città scandinave – dove la vicinanza alle aree verdi è una sorta di vangelo – disegnano Bologna quale una città dai contorni comunque europei.
CronacaCemento, Emilia Romagna la peggiore d'Italia