PAOLA BENEDETTA MANCA
Cronaca

Pedofilia sul web Emilia Romagna, crescono i casi nel 2021: sfiorano i 200

Un centinaio i bambini più piccoli coinvolti. Arresti aumentati ancora nel 2022: sono già cinque

Duecento i casi di pedofilia sul web in Emilia Romagna nel 2021

Duecento i casi di pedofilia sul web in Emilia Romagna nel 2021

Bologna, 6 maggio 2022 - La pandemia e il lockdown hanno portato all’intensificarsi dell’uso di internet anche da parte dei bambini e dei ragazzini, favorendo l’adescamento da parte dei pedofili di bimbi, anche molto piccoli, sul web. E’ la triste connessione messa in evidenza, nella Giornata mondiale contro la pedofilia e la pedopornografia, da parte del Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni dell’Emilia-Romagna che ha diffuso i dati su questi reati. Nel 2021, infatti, in Emilia-Romagna sono stati circa 200 i casi trattati “nei quali famiglie e vittime - spiegano dal Compartimento - sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza e con la condivisione in circuiti apparentemente anonimi e sulle darknet”.

Casi di pedofilia aumentati in pandemia

“Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica - spiega il dirigente del Compartimento, Geo Ceccaroli – ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online e ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”.

In crescita gli arresti anche nel 2022

Un trend preoccupante, all’interno del quale la pedofilia "diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: sono circa un centinaio quelli coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento nel 2021, un dato che dimostra come i social network, i videogiochi e la messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione”. Chi, in modo criminale, sfrutta la rete per nascondersi e nutrire le sue fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici. “A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete – proseguono dal Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni dell’Emilia-Romagna -, cresce il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’autorità giudiziaria, circa 110 di cui 8 arrestati nel 2021". E la situazione sembra aggravarsi, visto che sta aumentando ulteriormente il numero degli arrestati rispetto al 2021: sono già cinque solo nel primo trimestre del 2022. Il caso più grave - segnala la Polizia postale - è quello di un padre che abusava sessualmente della sua bambina insieme a un altro uomo conosciuto in rete. Nei loro confronti sono state eseguite due misure cautelari.

L’ "orco" è nella cerchia di fiducia

“E’ triste constatare come nell’ultimo anno – approfondisce Ceccaroli - sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online), hanno consentito di salvare piccole vittime oggetto di abusi sessuali reali, perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia”. “La complessità di questa minaccia – sottolinea - impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con gli organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che, con grande assiduità e impegno, portiamo avanti ogni giorno”.