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Sanitari no vax: Emilia Romagna al top in Italia

Sono quasi l'8% del totale di quelli che lavorano in regione. Dopo due mesi dal decreto, ora scattano le prime sospensioni

Una manifestazione No Vax

Una manifestazione No Vax

Bologna, 21 giugno 2021 - Sono oltre 45mila (per l'esattezza 45.753) gli operatori sanitari (compresi quindi anche medici e infermieri) che ancora non si sono vaccinati contro il coronavirus e che sono, quindi, "in attesa di prima dose o dose unica" di vaccino. Sono il 2,3% del totale di 1,9 milione di operatori sanitari. La regione con il numero di sanitari no vax più alta è l'Emilia Romagna: sono 14.390, il 7,87% rispetto sanitari in tutta la Regione. Peggio, ma solo in termini percentali, fanno solo il Friuli Venezia Giulia (5.671 sanitari, ossia l'11,91% del totale) e la provincia autonoma di Trento (2.205, pari al 11,03%). Ci sono poi la Sicilia con 9.214 pari al 6,5% del personale medico o infermieristico, la Puglia con 9mila dipendenti, pari al 6,5% del totale. Come dimostra il caso di Brindisi la Puglia è una regione che si è attivata subito per individuare gli operatori non ancora immunizzati. 

Dopo due mesi dal decreto, che ha introdotto l'obbligo vaccinale anti-Covid per i professionisti della sanità, sono arrivate le prime sospensioni da parte delle Asl. In questo lasso di tempo gli Ordini professionali, gli ospedali e le Rsa hanno fornito e stanno ancora fornendo i nominativi di tutti i medici e gli infermieri delle diverse strutture sanitarie.

Una manifestazione No Vax
Una manifestazione No Vax

Il sindacato dei medici

"In Italia i medici non vaccinati sono davvero pochissimi", sottolinea Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao-Assomed, il sindacato dei medici del Servizio sanitario nazionale. "E' possibile - precisa - che qualcuno abbia aspettato fino all'ultimo per vedere se da parte delle direzioni degli ospedali o delle Asl si sarebbe proceduto alla segnalazione. Ma credo, parlo per i medici, che tutti abbiano un'idea ben precisa su cosa vuole dire vaccinarsi contro il coronavirus".  "Quando lo scorso anno qualcuno diceva che la percentuale dei medici 'no-vax' poteva arrivare anche al 20%, io ho sempre detto che non era possibile - ricorda Palermo - Ed è stato cosi: chi è stato in prima linea è ha visto in faccia il virus e la malattia ha pochi dubbi, se non nessuno. Per chi è dipendente del Ssn, è inaccettabile non vaccinarsi e su questo siamo sempre stati chiari". 

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