Bologna 11 luglio 2021 - Questa sera Wembley è un po' meno lontana dall'Emilia-Romagna. L'Italia ha vinto l'Europeo di calcio 2020, imponendosi 3 a 2 ai rigori sull'Inghilterra e portando a casa la coppa continentale dopo 53 anni. Un risultato storico i cui echi risuonano anche nelle città emiliano-romagnole. Da Piacenza a Rimini, passando per Bologna, i tifosi azzurri in tutta la regione sono scesi in piazza per festeggiare il successo della nazionale guidata da Roberto Mancini in un delirio collettivo che è andato avanti sino a tarda notte.
Italia campione d'Europa: a Bologna l'entusiasmo è incontenibile
Nel corso del match, in tutta l'Emilia-Romagna, chi non ha potuto seguire la gara dai maxischermi, vietati in alcune città per le misure di contenimento del Covid-19, ha comunque potuto guardare la gara dai pub e dei bar delle principali città della regione. A fine partita, i locali si sono svuotati, con migliaia di persone che si sono unite ai caroselli e ai festeggiamenti, tra bandiere tricolore, maglie azzurre e cori da stadio.
A Bologna, dopo l'ultimo rigore parato da Donnarumma, la zona T si è rimepita di fumogeni verdi, bianchi e rossi e tifosi che assitevano al match di fronte ai tre maxischermi del centro cittadino si sono riversati sulle strade assieme a altre centinaia di persone accorse in quel momento. “Chi non salta un inglese è” cantano i tifosi per le vie del centro. Si formano assembramenti ovunque e si fatica a intravedere qualche mascherina.
Una nota positiva è che non si vedono tracce di vetri per terra. Questo per effetto dell'ordinanza firmata dal sindaco Virginio Merola nei giorni scorsi. La Fontana del Nettuno è transennata, ma qualche arrampicatore ha avuto l'idea di salire sulla tettoia dell’ExtraBo per sventolare il tricolore. Nonostante le restrizioni imposte dall'amministrazione comunale, a poco a poco, sotto le Due Torri i festeggiamenti prendono la piega di un mega rave, con casse e amplificatori portati sul posto in pochi minuti.
A Modena, un fiume di persone sono arrivate ai piedi della fontana di largo Garibaldi. La pandemia non è riuscita a fermare la festa dei tifosi che hanno affollato i locali del centro, e poi le piazze. Clacson e cori hanno risuonato nelle città per ore dopo la mezzanotte, quando i rigori ci hanno regalato l’Europeo. Presa d’assalto la via Emilia. Festeggiamenti praticamente in tutti i Comuni della provincia.
Andando a Ferrara, invece, dove i maxischermi sono stati vietati venerdì per decisione del prefetto, i tifosi si sono comunque riversati nelle vie del centro. In particolare in piazza Ariostea, tra cori e festeggiamenti, le forze dell'ordine, polizia e steward a presidiare la zona, da corso Martiri della Libertà a corso Porta Reno, passando per via Garibaldi, piazza del Municipio, piazza del Duomo, piazza Trento Trieste, piazzetta Savonarola, piazza Castello e l’adiacente piazza della Repubblica. Pochi minuti dopo la fine della partita il sindaco Alan Fabbri esulta dal palco di piazza Trento e Trieste cantando il famoso ritornello di 'Seven Nation Army', simbolo della vittoria ai Mondiali del 2006. A Reggio Emilia, invece, la festa azzurra è di casa in piazza San Prospero, dove il tricolore finisce anche sopra i leoni. Gli abbracci tra le persone fanno venir meno ogni misura di contenimento della pandemia.
In Romagna la gioia dei tifosi azzurri è stata incontenibile anche in tutta la Riviera e la Romagna dove, nonostante i maxischermi siano stati vietati, migliaia di persone hanno riempito i lacoli delle principali cittadine della zona. Da Ravenna a Rimini, passando per Cesena e Forlì, al termine della partita è stato un delirio collettivo. In macchina, in motorino e in bici, le persone hanno usato ogni mezzo per i caroselli andati avanti fino a tarda notte. A Rimini i festeggiamenti più calorosi, dove le oltre cinquecento persone che hanno guardato la finale alla Darsena non hanno contenuto la gioia alla fine della partita, riversandosi in centro e davanti al Grand Hotel.