PAOLO VERRI
Cronaca

Inizio della scuola 2024 in Emilia Romagna: meno studenti e una frase di Allevi

Il direttore scolastico regionale Bruno Di Palma: “Cinquemila alunni in meno”. I docenti? “Ci saranno per tutti e siederanno regolarmente in cattedra il primo giorno di lezione”

Bologna, 13 settembre 2024 – Mancano 72 ore alla ripresa della scuola in Emilia Romagna: la prima campanella suona lunedì 16 settembre. Un universo variegato di realtà, complesso da gestire, che il direttore generale dell’ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, Bruno Di Palma, assicura sarà pronto "ad accogliere gli studenti con il personale docente, amministrativo e tecnico necessario per affrontare efficacemente la sfida del nuovo anno". E nella sua lettera agli studenti cita Giovanni Allevi: “Il concetto che arriva è sempre quello: dobbiamo vincere, essere forti, belli, ammirare le persone ricche, non dobbiamo dimostrare fragilità. Questo è un bombardamento che genera ansia a tutti i livelli: chi riesce a tenere un passo del genere?”.

Scuola: in Emilia Romagna l'anno scolastico 2024 inizia lunedì 16 settembre per 531mila studenti
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Direttore De Palma in queste settimane si è parlato tanto della possibile mancanza di personale della scuola. Ci sono i docenti necessari?

"Nel prossimo anno scolastico è previsto un calo di quasi 5.000 alunni in Emilia Romagna. A fronte di questo calo, l’organico del personale docente è stato confermato nei numeri in tutte le province, anzi ha visto un incremento, se si considera anche l’aumento dei posti di sostegno autorizzati in deroga dall’Ufficio Scolastico Regionale. Sono quindi assicurati i docenti necessari, che saranno regolarmente in cattedra il primo giorno di scuola, fatte salve, ovviamente, eventuali rinunce dell’ultima ora. A tal proposito gli Uffici dell’Amministrazione scolastica hanno terminato entro il 31 agosto, come da normativa vigente, le previste operazioni di immissione in ruolo e successivamente hanno assegnato le supplenze da graduatorie provinciali".

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) com’è la situazione?

"Sono state effettuate le immissioni in ruolo autorizzate dal Mef del personale Ata e le supplenze su tutti i posti in organico, compresi quelli in organico di fatto. A tal proposito va ricordato che, in aggiunta ai posti spettanti in organico di diritto, sono stati autorizzati in tutta la regione molti posti in più di personale Ata, tra collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e assistenti tecnici, per precise situazioni disciplinate dalla vigente normativa. Sono dunque state assegnate cospicue risorse aggiuntive".

Primo giorno di scuola per i 531mila studenti dell'Emilia Romagna: lunedì 16 settembre suonerà la campanella di inizio anno
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Tra i tanti temi toccati in questo periodo, c’è anche quello di allungare il calendario scolastico, riducendo la pausa estiva. Cosa pensa di questa proposta?

"La competenza a deliberare il calendario scolastico e le relative variazioni è in capo alla Regione Emilia Romagna e non voglio, né posso, sostituirmi all’ente competente. È una questione di correttezza istituzionale. Ovviamente, qualora fosse richiesto un parere all’Ufficio Scolastico Regionale, sarà nostra cura esaminare tutti gli aspetti che possono incidere su questo aspetto, ovviamente per la parte di nostra pertinenza".

Nei mesi scorsi si parlava di accorpare più scuole, specialmente nelle zone montane o meno raggiungibili. Cosa si è fatto su questo tema?

"Il tema del dimensionamento delle istituzioni scolastiche è stato affrontato dalla recente normativa proprio in maniera tale da far sopravvivere le piccole scuole, anche in zone montane. Anche in questo caso la competenza è in capo alla Regione Emilia-Romagna. Mi sento solo di poter dire che gli accorpamenti non riguarderanno necessariamente le zone montane o difficilmente raggiungibili. Ovviamente assicuro anche su questo tema la massima collaborazione".

Sta per cominciare l’anno scolastico, qual è l’augurio che fa agli studenti dell’Emilia- Romagna?

"L’augurio agli studenti è che possano appartenere alla scuola, che possano ’farne parte’. La scuola è di tutti, ma soprattutto di ciascuno degli studenti: l’invito è ad averne cura, a custodire e salvaguardare ciò che si ha a disposizione. L’auspicio è che i ragazzi vivano la scuola e la vita dando la giusta importanza ai veri valori e non rincorrendo il superfluo, con la normale serenità che deve appartenere alla loro età. Sempre più spesso vediamo ragazze e ragazzi che vivono sofferenza, disagio, senso di inadeguatezza. Ulteriore invito è quello di non rincorrere modelli di perfezione, cui le giovani generazioni sono sempre più esposte".

E ai docenti cosa dice?

"Di trovare costantemente la forza e le energie per gestire al meglio le difficoltà di cui il loro lavoro non è certo privo, così come di gioire dei successi derivanti dai progressi dei loro giovani allievi. L’invito al personale docente ed al personale Ata delle scuole è di andare incontro agli studenti, entrando in empatia con loro".