Bologna, 8 gennaio 2024 – Tanti emiliano romagnoli a letto con l'influenza, che colpisce duro anche in regione. Inoltre oggi sono ripartite le lezioni a scuola, dopo la pausa delle vacanze natalizie, e ciò potrebbe spingere ulteriormente i contagi.
L'incidenza dei casi relativa all'ultima settimana di dicembre è molto alta (19,88 su mille assistiti) e arriva a 65,22 (contro l’8,06 di metà ottobre) nei bambini fino a 4 anni, notoriamente i più colpiti.
Un’incidenza simile a quella dello scorso anno, che gli esperti considerarono da record. Sono stati stimati, complessivamente, 88.665 casi.
Sono questi gli ultimi dati, relativi alla settimana di Natale, sulla diffusione delle sindromi simil influenzali in Emilia Romagna. Regione che registra ad oggi 32 casi gravi confermati ma ci sono 45 casi ancora in fase di analisi e che, se confermati, farebbero salire la quota a 77.
Tre i morti, uno dei quali ancora da confermare, fanno sapere da viale Aldo Moro.
I virus più diffusi
Il virus respiratorio che sta circolando maggiormente è quello influenzale di tipo A sottotipo H1N1 (43,3%), seguito dal Sars-Cov 2 (15,3%). Di queste sindromi simil-influenzali sono responsabili anche Rhinovirus, adenovirus, virus respiratorio sinciziale (che colpisce soprattutto i bambini) e altri virus.
Sintomi
Quanto ai sintomi, le persone influenzate manifestano febbre e sintomi respiratori che i medici di base e i pediatri registrano e segnalano al sistema di sorveglianza nazionale RespiVirNet, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità.
I casi gravi
Dei 32 casi confermati, 10 si riferiscono al territorio di Parma. Sette, invece, sono stati registrati nel Modenese, sei in provincia di Bologna e sei nel Ferrarese. Un caso anche nel Piacentino. Gli altri due si riferiscono uno ad una persona residente in altra regione ed uno residente all’estero.
Dei casi gravi, oltre l’85%, 22 persone, non risultava vaccinato.
Vaccinazioni: i numeri
Sono oltre 885mila le vaccinazioni antinfluenzali, all’8 gennaio 2024, in Emilia-Romagna (886.076 per la precisione), la regione con la più alta adesione alla campagna vaccinale.
“Nelle ultime settimane, purtroppo, sia l’influenza che il Covid hanno ripreso a circolare e c’è il rischio che molti pazienti non vaccinati possano essere contagiati. - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Per questo rinnovo l’appello a vaccinarsi, per sé stessi, per la comunità, in particolare per i più fragili, e per non caricare il lavoro degli ospedali”.
Risulta coperto dal vaccino il 58% della popolazione con più di 65 anni. Anche i soggetti a rischio tra i 7 e 59 anni sono ben protetti: si sono vaccinate 3.628 donne in gravidanza, 18.169 operatori sanitari, 125.950 persone appartenenti ad altre categorie a rischio.