LUCA BERTACCINI
Cronaca

Torna l’incubo alluvione, evacuate più di duemila persone. E Faenza ricostruisce il muro

Da Traversara di Bagnacavallo a Budrio, via i residenti nelle zone a rischio. In serata primo ok ai rientri

Ravenna, 4 ottobre 2024 – Il maltempo non dà tregua all’Emilia-Romagna e alle Marche. C’è da dire che le precipitazioni si sposteranno in queste ore verso l’area balcanica, facendo respirare i territori colpiti a ripetizione dalle alluvioni. Resta comunque in vigore oggi l’allerta rossa in parte della Romagna e del Bolognese. In Romagna sono duemila gli sfollati, tra Bagnacavallo (1.100, per 500 famiglie totali) e poco meno a Faenza (ma ieri sera il sindaco ha poi revocato l’ordinanza di evacuazione), ai quali si aggiungono i 120 tra Budrio e Molinella.

Un cittadino di Traversara in trincea davanti a casa
Un cittadino di Traversara in trincea davanti a casa

Nei territori romagnoli è tornata la paura a Faenza, Traversara e Boncellino (queste ultime frazioni di Bagnacavallo, nel Ravennate). A Pianoro (Bologna), già colpita dall’alluvione di metà settembre, sono stati distribuiti sacchi di sabbia ai cittadini. In particolare a quelli della val di Zena, che hanno subìto l’allagamento delle case di recente. Sempre nel Bolognese, a Budrio, è stata disposta l’evacuazione delle zone già alluvionate due settimane fa. Identico provvedimento è stato preso sia a Faenza, nella porzione del quartiere Borgo Durbecco che ha l’epicentro in via Cimatti, sia a Traversara e Boncellino, a ridosso del corso del Lamone. In poche ore in via Cimatti è stato costruito un muro di contenimento, lungo una quarantina di metri; quello edificato quindici giorni fa fu abbattuto dalla furia delle acque del Marzeno in pochi istanti. L’attenzione è tutta sui fiumi (Lamone, Santerno, Marzeno, Senio), che però non dovrebbero causare problemi, come avvenuto il 18 e 19 settembre. “Le previsioni sull’innalzamento dei livelli dei fiumi – spiega la prefettura di Ravenna – portano a ritenere, secondo i tecnici Arpae, che non sarà raggiunta la soglia 3 di massimo pericolo”. Anche per questo nel Ravennate scuole e altri luoghi pubblici oggi resteranno aperti, mentre nelle Marche ieri diversi istituti scolastici sono stati chiusi, con coda polemica per la decisione presa dalle istituzioni.

L’allestimento di un nuovo muro anti alluvione a Faenza
L’allestimento di un nuovo muro anti alluvione a Faenza

Guardando alle prossime ore, a tracciare il quadro è il meteorologo Pierlugi Randi: “Il problema è che il territorio è fragile e vulnerabile, visto il pregresso. Ci sono lavori in corso sulle arginature di Senio e Lamone”. Lavori che con la pioggia si sono interrotti. Oggi a Ravenna e provincia “ci saranno precipitazioni deboli”, con un “colpo di coda” domani, ma con valori nella media. Ieri, l’area del Ravennate dove è caduta più pioggia è stata quella di Marradi, con 70 millimetri (il picco, con 90, a Campigna, nell’Appennino forlivese); tra 30 e 50 millimetri nel Faentino e nel Forlivese. Nel palazzetto dello sport di Bagnacavallo è stato allestito un centro per accogliere le persone che non hanno possibilità di essere ospitate da familiari o amici. Nel tardo pomeriggio di ieri, come riporta l’assessore Francesco Ravagli, “i posti occupati, che a regime sono un centinaio, erano quattro o cinque”. Il livello delle acque del Lamone è sotto stretta sorveglianza. Alcune zone di Traversara sono ancora senza gas. C’è un intervento di Italgas per risolvere il problema. Sono una decina le case da abbattere (e altre da sottoporre a valutazione). Il futuro di qualche residente potrebbe essere lontano dai posti dove è cresciuto. “Con i privati che vivono nella zona rossa, alcune decine di persone, si ragionerà su come coniugare la loro voglia di continuare a vivere in un posto al quale sono molto legati con la necessità di farlo in sicurezza”.