Bologna, 5 giugno 2021 - Si avvicina il momento in cui entrerà in vigore il Green pass di cui cittadini potranno usufruire per potersi spostare da una regione all'altra liberamente (anche in zona rossa e arancione) e avere di nuovo accesso, nonostante le restrizioni anti-Covid, ad eventi feste e cerimonie anche al chiuso, a patto che la propria regione sia in zona gialla.
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La dead line di entrata in vigore del lasciapassare verde è il 15 giugno. Il decreto legge del 18 maggio 2021, infatti, che “dal 15 giugno 2021, in zona gialla, sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida specifiche e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi”.
In Emilia-Romagna, la Regione pensa alla certificazione verde anche per l'accesso ad rsa, ospedali e discoteche. “Abbiamo fatto la proposta del green pass anche per chi va a ballare" ha ricordato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nei giorni scorsi. La novità delle ultime ore riguarda, sempre in Emilia-Romagna, il coinvolgimento delle farmacie che effettuano il test antigenico nasale rapido nel progetto di rilascio del Certificato verde che attesta l’esecuzione del tampone con risultato negativo. Le modalità operative definitive del Green pass sono ancora in corso di definizione da parte del ministero della Salute.
- Cos'è il Green Pass
- Cosa permette di fare il Green Pass
- Requisiti per ottenere il Green Pass
- Chi rilascia il Green Pass
- Il formato del Green Pass
- Green pass e durata
- Dov'è valido il Green Pass
- Come funziona il Digital Green Certificate
Cos'è il Green pass
Il cosiddetto Gren pass è il documento che consente di muoversi liberamente in Italia e, per chi abita in zona gialla, di accedere a determinati eventi o luoghi anche al chiuso. Non è obbligatorio.
Cosa permette di fare
Il decreto legge 22 aprile 2021 concede, oltre che per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per motivi di salute, la possibilità di spostamento in entrata e in uscita dai territori collocati in zona rossa o arancione anche ai soggetti muniti di certificazione verde, mentre il decreto legge 18 maggio 2021, prevede che dal 15 giugno, in zona gialla, siano consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida specifiche e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi. Ci sono, poi, una serie di ipotesi, previste dal Dl 52, che possono richiedere l’esibizione del pass Covid anche per gli spettacoli e gli eventi sportivi, dai congressi alle fiere, ma in questi casi si rimanda a ulteriori linee guida ancora da mettere a punto.
Requisiti per ottenerlo
Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati: - l’avvenuta vaccinazione contro il Covid - la guarigione dall’infezione da Covid (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo) - il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del Covid che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.
Chi lo rilascia
Il ministero della Salute ha chiarito che sono da considerarsi green pass : - Il normale certificato vaccinale rilasciato in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal servizio sanitario regionale alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo. - il normale certificato vaccinale rilasciato dal servizio sanitario regionale o dalla Asl dopo la prima dose, che indica la data della seconda dose (se prevista). - il certificato di avvenuta guarigione che viene rilasciato in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla Asl competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. - La certificazione di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del Covid con esito negativo, rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie, come avverrà in Emilia-Romagna, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano questi test.
Che formato avrà
Il passaporto vaccinale italiano sarà cartaceo in attesa dell’entrata in vigore del green pass digitale europeo, prevista per il 1 luglio. Dopo sarà disponibile sul fascicolo sanitario elettronico dell’utente, e potrà essere scaricato sulle app Io e Immuni.
Green pass: durata
- La certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione è valida dal 15esimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale. - La certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione è valida per sei mesi dalla data di fine isolamento. - La certificazione verde Covid-19 di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare è valida per 48 ore dal prelievo del materiale biologico. Si tratta di scadenze fissate provvisoriamente dal Governo, anche in vista dell’imminente entrata in vigore del Digital Green Certificate. Le indicazioni per l’emissione delle certificazioni saranno soggette a periodica revisione, sulla base delle evidenze scientifiche e delle indicazioni che verranno fornite in ambito Ue.
Dov'è valido
I certificati verdi sono rilasciati in ambito regionale e sono validi solo sul territorio nazionale fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate, che verrà invece emesso da una piattaforma nazionale, alimentata con i dati trasmessi dalle Regioni.
Come funziona il Digital Green Certificate
Si tratta essenzialmente di un Qr Code da custodire sul proprio smartphone o da stampare e che darà tutte le informazioni utili a certificare l’immunità al virus da Covid-19. Sarà il lasciapassare per muoversi liberamente all’interno dell’Unione Europea, che in questo modo potrà mettere in soffitta le vecchie restrizioni, dalla quarantena alla necessità di un tampone. Sarà necessario anche sul territorio nazionale per gli spostamenti e le attività per i quali è richiesta certificazione. Una volta che sarà entrato in vigore il green pass Ue, si prevede dal 1 luglio, sarà quest’ultimo lo standard a cui tutti i Paesi dell’area Ue dovranno adeguarsi.