YLENIA ROCCO
Cronaca

Grandine 22 luglio in Emilia Romagna, Bonaccini: “Chiederemo l’emergenza nazionale”

Maltempo, particolarmente colpite le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna, dove sono state pesantemente danneggiato le colture in campo. L’assessore Mammi: “Sostegno a chi ha perso il raccolto: già attivata l’emergenza regionale”

Bologna, 23 luglio 2023 – “Bisogna agire su più fronti: da una parte procederemo prima possibile per raccogliere le segnalazioni dei danni da grandine estrema (foto) attraverso gli strumenti di ricognizione regionale già attivi, e a chiedere risorse per le imprese agricole. Abbiamo già attivato l’emergenza regionale dopo l’incredibile tempesta di grandine e vento che ieri si è abbattuta sulla sull’Emilia Romagna, e chiederemo l’emergenza nazionale, confrontandoci con le altre Regioni, per garantire risorse ai territori colpiti. Chi ha perso tutto il raccolto ha necessità di essere sostenuto, per non rischiare di dover sospendere il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti”.

LE PREVISIONI METEO: il giorno e le zone più a rischio

Tempesta di vento e grandine in Emilia Romagna il 22 luglio: tetti scoperchiati, auto e raccolti distrutti, feriti e tanta paura
Tempesta di vento e grandine in Emilia Romagna il 22 luglio: tetti scoperchiati, auto e raccolti distrutti, feriti e tanta paura

In Veneto è ancora allerta gialla per temporali

Tempesta di grandine e vento in Emilia Romagna: le zone più colpite

Così l’assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi, a proposito delle grandinate che si sono abbattute sabato 22 luglio  su gran parte del territorio regionale, in particolare sulle province di Parma, Reggio Emilia, Modena (video), Bologna (video), Ferrara (video) e Ravenna (video), colpendo pesantemente le colture in campo, molte nella fase finale di maturazione.

La conta dei danni: tetti divelti, alberi caduti, auto distrutte, treni sospesi e feriti 

Non solo coltivazioni andate distrutte ma anche tetti delle case e dei capannoni parzialmente scoperchiati, auto trivellate dalla grandine grande come palle da tennis. E ancora feriti. Il giorno dopo la conta dei danni è appena iniziata ma vigili del fuoco e tecnici dei comuni più colpiti non hanno mai smesso di lavorare da ieri per riportare in sicurezza case e strade. A Ravenna sospesa la circolazione ferroviaria, tra Lavezzola, frazione di Conselice, e Ravenna sulla linea Ferrara-Rimini Sul tratto, spiega Trenitalia sul suo sito, sono in funzione autobus sostitutivi. La sindaca di Conselice, simbolo dell’alluvione, è stremata: “Siamo ripiombati nell’incubo, ormai ci mancano solo le cavallette”. E spunta anche l’incubo Eternit a causa dei diversi tetti scoperchiati.

Due ondate successi di maltempo hanno portato gravissimi danni e blackout tra le province di Reggio, Modena, Bologna e Ravenna. Leggi qui gli aggiornamenti

Bonaccini: “Lunedì sopralluogo nelle zone più colpite del Ravennate”

"Dopo le alluvioni di maggio, la tromba d'aria ieri nel ravennate, con danni e feriti anche nel ferrarese, vento e forti precipitazioni e grandinate nelle altre province emiliane. Grazie alle squadre dei Vigili del Fuoco, alcune ancora al lavoro, e al sistema di Protezione civile regionale da subito al lavoro. Lunedì pomeriggio con la vicepresidente Priolo e l'assessore Corsini faremo un sopralluogo nelle zone più colpite in provincia di Ravenna. Nei giorni successivi nelle altre province. Al lavoro sulla conta dei danni, sull'attivazione dello stato di emergenza regionale e sulla richiesta di stato d'emergenza nazionale, per intervenire al più presto e in maniera efficace per ripristinare quanto distrutto e garantire i rimborsi”. Così su Fb il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Mammi: “Gli effetti dei cambiamenti climatici grave danno per la nostra agricoltura”  

"Gli eventi atmosferici estremi – sottolinea ancora l’assessore Mammi - non danno pace all’Emilia-Romagna. Sono stati coinvolti nei danneggiamenti interi campi di ortaggi e impianti viticoli, in un’area che a macchia di leopardo ha pesantemente interessato tutta la regione. Gli effetti dei cambiamenti climatici impattano in modo preoccupante sulla nostra agricoltura. Siccità, gelate tardive, alluvioni e ora grandinate di vastissime proporzioni. Si tratta di vere e proprie devastazioni che mettono a repentaglio la produzione in campo e in reddito delle imprese agricole e che hanno colpito il nostro territorio come molte altri territori nel nord del Paese”.

“La Regione Emilia-Romagna – aggiunge Mammi - continua nel frattempo a garantire il proprio impegno, finanziando attraverso le misure dello Sviluppo Rurale tutti gli strumenti utili a contrastare gli effetti del cambiamento climatico come le reti antigrandine, i sistemi antibrina e altri strumenti. Continuiamo inoltre a investire in ricerca e sperimentazioni assieme ai centri di ricerca, alle università e alle imprese per trovare soluzioni innovative in grado di proteggere al meglio le nostre colture”.

“L’agricoltura dell’Emilia-Romagna – conclude l’assessore –  rischia davvero di venire profondamente ridimensionata da questi fenomeni estremi, sempre meno controllabili. Gli effetti degli stravolgimenti climatici sono ormai sempre più frequenti: per l’Emilia-Romagna il 2023 è davvero un anno molto difficile. Siamo al fianco delle persone, delle comunità e delle imprese colpite, per fare tutto quanto è possibile e necessario al loro sostegno”.