OTTAVIA FIRMANI
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Cronaca

Freddo ad aprile 2025 in Emilia Romagna: quando e arriva e quali sono le zone più colpite

Dopo i 20 gradi, è in arrivo un deciso cambio termico con la vene intorno ai mille metri. E per l’agricoltura scatta l’allarme gelate tardive. Attenzione anche al forte vento

Gelo artico e neve fino a mille metri di quota: per qualche giorno torna l'inverno

Gelo artico e neve fino a mille metri di quota: per qualche giorno torna l'inverno

Bologna, 4 aprile 2025 – Dopo una settimana dal sapore primaverile, con temperature miti che hanno raggiunto  anche i 20 gradi nelle zone di pianura, è in arrivo un brusco cambio di scenario che porterà ad altrettanto bruschi sbalzi di temperatura.

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Quando arriva il freddo

Lo conferma Pierluigi Randi, meteorologo Ampro, che avverte: “Si tratta di un passaggio di freddo molto veloce, concentrato nella mattinata di domenica e nelle prime ore del pomeriggio. Al Centro-Sud il peggioramento proseguirà fino alla prima parte di lunedì, ma le temperature saranno comunque in discesa rapida”.

“Già da mercoledì saremo fuori dall’influenza diretta di questa perturbazione – spiega Randi – ma, dato il periodo dell’anno, le temperature subiranno comunque un calo significativo rispetto a queste giornate”

Le zone più colpite

La causa del ritorno dell’inverno è una massa d’aria fredda di origine baltica che, pur dirigendosi principalmente verso i Balcani, interesserà anche l’Italia, sfiorando in particolare il versante adriatico.

Quanto cala la temperatura

Il calo delle temperature  sarà ben visibile: “Dopo i 20 gradi di sabato, domenica le massime faticheranno a superare i 14-15 gradi, e in alcune aree potremo arrivare anche a 12-13. Si tratta di valori inferiori alla norma stagionale, e questo trend proseguirà almeno fino al 10 aprile”.

Attenzione alle gelate tardive

Particolare attenzione va prestata alle ore notturne. “Nelle notti tra domenica e mercoledì – avverte il meteorologo – c’è il rischio di gelate tardive, specialmente nelle aree extraurbane, dove le temperature potrebbero avvicinarsi allo zero. Non sarà una situazione estrema come quella di aprile 2020, dove ci furono picchi ampiamente sotto lo zero, ma abbastanza seria da richiedere l’attivazione dei sistemi anti-brina per le colture sensibili come pesco e albicocco, già in fase post-fioritura in pianura padana e nelle vallate”.

Ma torna anche la neve?

Sì, torna la neve. “Il passaggio veloce ma instabile di quest’aria fredda, tra domenica mattina e sera, – sottolinea Randi – porterà anche qualche nevicata. Inizialmente a quote alte, ma successivamente potremo vedere qualche spruzzata di neve anche intorno ai 1.000 metri sull’Appennino centrale, anche se difficilmente si scenderà sotto i mille metri”.

Rischio mareggiate

Infine, attenzione al vento e al mare mosso. “La discesa dell’aria fredda causerà un rinforzo dei venti da est e nord-est già da domenica mattina, in particolare sull’Adriatico centro-settentrionale. I venti saranno piuttosto forti e i mari molto mossi, con rischio di mareggiate sul versante adriatico”, conclude Randi.