SARA SERVADEI
Cronaca

Dossieraggio maxi inchiesta, spiati anche 24 romagnoli: chi sono

Molti di loro sono collegati a una ditta faentina, nell’indagine figurano anche accessi alla banca dati dell’anagrafe di Cesena e ricerche su Punto Fisco. Nel Forlivese spicca il nome di un imprenditore, nel Ravennate quello di un giornalista

I risultati dell’indagine della Dda di Milano sono stati resi noti nei giorni scorsi

I risultati dell’indagine della Dda di Milano sono stati resi noti nei giorni scorsi

Ravenna, 28 ottobre 2024 – Ci sono anche diversi nomi dal nostro territorio tra le vittime del dossieraggio che ha lasciato di stucco l’Italia in questi giorni, e che vede al centro l’azienda milanese Equalize e presunti accessi alle banche dati di Fisco, catasto, anagrafe e Inps. Le indagini della Dda di Milano, che hanno portato a quattro arresti e due sospensioni dal servizio, hanno infatti hanno messo in luce quello che appare come un network di presunti spioni molto vasto, che si occupava di dossieraggio a livello industriale e nei confronti delle più alte cariche del nostro Paese.

Approfondisci:

Dossieraggio, a Reggio Emilia una delle basi: chi è l’imprenditore arrestato

Dossieraggio, a Reggio Emilia una delle basi: chi è l’imprenditore arrestato

Nel fittissimo elenco di nomi spiati - tra cui figurano professionisti di tutti i tipi, ma anche famigliari dei professionisti stessi - ci sono i nomi di 24 romagnoli: vittime ignare i cui dati sono stati estrapolati. La maggior parte sono faentini: è a Faenza che ha infatti sede un’azienda che si occupa di apparecchiature medicali che, secondo quanto raccolto dalla Dda, sarebbe finita nel mirino dello spionaggio.

Approfondisci:

Dossieraggio, chi sono gli spiati marchigiani

Dossieraggio, chi sono gli spiati marchigiani

In totale i faentini sono 11: tra questi figurano uno dei soci dell’azienda in questione, di cui sarebbero stati cercati i dati anche in Punto Fisco e nei registri immobiliari. Ma ci sono anche diversi lavoratori e professionisti che collaboravano con la ditta e pure i famigliari di questi ultimi, figli minori compresi. Ed è in questo modo che tra le vittime compaiono anche tre lughesi e una persona nata ad Alfonsine: si tratta sempre di lavoratori o famigliari di lavoratori dell’azienda faentina.

La persona più giovane nel nostro territorio che compare tra le vittime è nata a Lugo nel 2010. E sono ben 7 le persone nate dopo il 2000, probabilmente figlie di persone considerate di spicco all’interno della realtà faentina. In totale le persone che secondo l’indagine sono spiate e che sono da ricollegarsi direttamente o indirettamente alla ditta sono 15. Sempre nel Ravennate compare un altro nome: è quello di un giornalista nato nel nostro territorio ma che da anni risiede altrove.

Violata anche la banca dati Anpr (Anagrafe nazionale popolazione residente) del Comune di Cesena: il 25 luglio del 2023 sono stati estratti i certificati di famiglia di quattro persone. Mentre il 7 ottobre del 2022 su Punto Fisco viene digitato il nome di un altro cesenate, classe 1969.

Nel Forlivese i nomi che compaiono sono tre: tra questi spicca quello di un imprenditore che è una figura di spicco all’interno di un’azienda nel settore delle bevande.

La Dda di Milano è convinta che l’attività portata alla luce dalle indagini sia “un pericolo per la democrazia di questo Paese”, che per i magistrati era in grado di tenere in pugno cittadini e istituzioni e condizionare dinamiche imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie.