REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Covid oggi Emilia Romagna: chi non si vaccina rischia la morte 36 volte in più

Il dato è confrontato con chi ha la dose booster. Tutti i numeri del pericolo nel raffronto tra immunizzati e non

Bologna, 25 gennaio 2022 - Non è certo una novità, che i non vaccinati rischiano molto di più di morire di Covid o finire in terapia intensiva. Ma i numeri dell'ultimo report della Regione Emilia Romagna lo dimostrano in modo indiscutibile: per chi non si vaccina il rischio di morte è addirittura 36 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. Il divario si mantiene molto elevato anche tra i no vax e i vaccinati con due dosi entro i quattro mesi: rispetto a questi ultimi, i non vaccinati rischiano 33,3 volte in più di finire in terapia intensiva e 9,5 volte in più di morire.

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Un reparto Covid in ospedale
Un reparto Covid in ospedale

Donini: "Non vaccinarsi è pericoloso"

La morale la traccia l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini: "Mese dopo mese, dai numeri la stessa conferma: molto pericoloso scegliere di non vaccinarsi". "Anche i dati di questo ultimo monitoraggio - sottolinea  - confermano quanto ormai è noto: la scelta di non vaccinarsi è molto pericolosa, perché per i non vaccinati aumentano enormemente le possibilità di essere ricoverati in ospedale, in terapia intensiva e anche di morire. Sono numeri che dovrebbero far pensare, e convincere anche i più dubbiosi a imboccare la strada del vaccino. Per tutelare l’intera comunità, ma ancor prima loro stessi: un rischio di morte 36 volte maggiore, da solo dovrebbe spingere alla vaccinazione".

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Quanto alle vaccinazioni per i bambini, Donini ha chiesto di poter entrare nelle scuole per fare la campagna vaccinale.

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L’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nel mese di gennaio (dati al 17/01). Una miniera di numeri e analisi, che volgono tutti nella stessa direzione, confermando ciò che la scienza e la medicina da sempre sostengono: il vaccino, soprattutto se a ciclo completato e con la terza dose ricevuta, protegge dal rischio di contrarre l’infezione e, soprattutto, di contrarla in forma severa, con conseguenze che possono portare fino al decesso.

In particolare, lo studio analizza il rischio relativo, standardizzato per età e classe di fragilità clinica/complessità assistenziale, mostrando come i non vaccinati abbiano sempre un rischio maggiore di infezione, ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso rispetto a tutte le diverse categorie di vaccinati e che i vaccinati da meno di 4 mesi o che hanno effettuato la dose booster siano i più protetti.

Il calcolo dei rischi per i non vaccinati

- Il rischio di infettarsi In particolare, i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 1,4 volte di più rispetto ai vaccinati da più di 4 mesi, a 1,9 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro 4 mesi, fino ad arrivare a 2,7 maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster.

- Il rischio di essere ricoverati

Per i non vaccinati il rischio di essere ricoverati in ospedale è 5 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi; 11,1 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 21 volte di più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.

- Il rischio di finire in terapia intensiva E ancora, i non vaccinati rischiano di essere ricoverati in terapia intensiva 1,8 volte in più rispetto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 33,3 volte in più rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.  

- Il rischio di morire Infine, il dato che più di ogni altro parla da solo: per i non vaccinati il rischio di morire è 4,7 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 9,5 volte più alto rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più a confronto con chi ha ricevuto la dose booster.

Donini: "Vaccini anche a scuola"

"Pensiamo sia importante che i bambini in età scolastica si vaccinino, quindi siamo disponibili a vaccinare nelle scuole", ha detto l'assessore Donini nel suo intervento in commissione Politiche per la salute e sociali in seduta congiunta con la commissione Scuola e con la commissione per la parità. "Chiediamo di entrare nelle scuole a poter vaccinare i bambini - ha spiegato Donini - organizzandoci con le direzioni scolastiche e con i Dipartimenti di sanità pubblica nel caso in cui ci sia la disponibilità. Se ci lasciano fuori staremo nei nostri hub, ma siamo disponibili a entrare nelle scuole per concordare con la scuola stessa una vaccinazione". Tra l'altro, ha aggiunto l'assessore "io mi ricordo da piccolino che fui vaccinato a scuola".