Bologna, 17 dicembre 2021 - Covid, nuovo balzo in avanti dei nuovi positivi in Emilia Romagna: se ieri erano poco più di duemila, oggi si registrano ben 2.507 contagi su oltre 40mila tamponi eseguiti. L’età media dei nuovi positivi è di 39,4 anni. Purtroppo si contano anche 15 decessi, mentre l'indice Rt regionale è a 1.15, in leggera discesa. Inoltre aumentano i guariti (+1.427), calano i ricoveri (-5).
AGGIORNAMENTO Coronavirus: i contagi in Emilia Romagna del 18 dicembre 2021. Bollettino in diretta
Continuano a crescere in tutt'Italia i contagi da Covid: oggi si registra il record della quarta ondata di pandemia a livello nazionale. E conseguentemente si torna all'incubo delle 'zone' a colori: altre tre Regioni - Marche, Liguria e provincia di Trento - andranno in giallo da lunedì, mentre in Veneto il governatore Luca Zaia anticipa la misura a stasera. In tutto ciò il consulente del commissario Figliuolo, Guido Rasi, invita a ridurre la durata del green pass e spinge per la terza dose dopo 5 mesi. Intanto da gennaio dovrebbe arrivare in Italia la pillola anti-covid di Pfizer. Intanto nel primo pomeriggio il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza con cui si sancisce il passaggio per Marche, Liguria, Veneto e Pa di Trento in area gialla da lunedì.
Emilia Romagna zona gialla: quando scatta. Veneto e Marche, rischio arancione
FOCUS BOLLETTINI: Marche, Veneto, Italia
Covid in Emilia-Romagna: i dati
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 484.719 casi di positività, 2.507 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.338 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,2%. Dei nuovi contagiati, 1.003 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 513 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 618 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
Ecco i dati relativi alla nostra regione validati dal ministero della Salute questa settimana: l’Rt regionale è di 1,15 (in calo rispetto all’1,3 della scorsa settimana), l’incidenza dei nuovi casi sale a 292 ogni 100mila abitanti, l’occupazione dei posti letti Covid ordinari è all’11% e quella dei posti letto nelle terapie intensive al 10%. L’Emilia-Romagna si conferma quindi in zona bianca: il passaggio di colore al giallo è infatti determinato dal superamento contemporaneo della soglia di sicurezza prevista per gli ultimi tre parametri, e cioè 50/100mila l’incidenza, 15% l’occupazione dei reparti Covid, 10% quella delle terapie intensive.
La mappa dei contagi provincia per provincia
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna in testa con 526 nuovi casi; seguono Modena (374), Reggio Emilia (353) e Rimini (302). Quindi Parma (213), Ravenna (199), Ferrara (122), Forlì (119). Poi Piacenza (113), Cesena (112) e, infine, il Circondario Imolese (74).
Reggio Emilia: terapie intensive piene al 100%
Il Covid fa altri 15 morti in Emilia Romagna
Purtroppo, si registrano 15 decessi: uno a Piacenza (un uomo di 82 anni), uno a Reggio Emilia (una donna di 92 anni), quattro a Modena (tutti uomini, di 80, 94, 96 e 97 anni), quattro a Bologna (due uomini di 84 e 94 anni e due donne di 81 e 96 anni), uno a Ferrara (un uomo di 77 anni), due a Ravenna (una donna di 76 anni e un uomo di 90 anni), due in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 84 e 92 anni). Nessun decesso nelle provincie di Parma e Rimini.
Calano terapie intensive e ricoveri
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 102 (-4), 989 (-1) quelli negli altri reparti Covid. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 5 a Parma (-1); 11 a Reggio Emilia (invariato); 9 a Modena (-2); 25 a Bologna (-3); 5 a Imola (invariato); 10 a Ferrara (invariato); 17 a Ravenna (+1); 3 a Forlì (-1); 2 a Cesena (invariato); 14 a Rimini (+1).
Donini: "Fondamentale la campagna vaccinale"
"In Emilia-Romagna così come nel Paese i contagi sono in aumento - afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - La campagna vaccinale è fondamentale, con le prime dosi per chi ancora non l'ha fatto, le terze dosi di richiamo e le somministrazioni nella fascia 5-11 anni. I numeri stessi dimostrano la grande efficacia dei vaccini: negli ultimi giorni abbiamo registrato un numero maggiore di positivi rispetto a un anno fa, ma molti meno ricoveri e decessi di quelli di dodici mesi fa, quando erano in vigore misure restrittive, mentre oggi le attività economiche sono aperte e la socialità possibile. Ma oltre ai vaccini serve il rigoroso rispetto delle regole: l'uso di mascherine, il distanziamento e l'evitare assembramenti, il lavaggio delle mani. Lo ribadisco, non possiamo derogare dal rispetto delle regole, solo grazie ad esse e ai vaccini possiamo continuare a contrastare la pandemia con efficacia".
Zona gialla: chi (e di quanto) ha superato i parametri
Gli indicatori decisionali in esame della Cabina di regia riunita questa mattina fotografano il superamento dei parametri di occupazione delle terapie intensive (fissati al 10%) e dei reparti ordinari (al 15%) di Veneto (intensive al 15% e ricoveri al 16%), Liguria (13,7% e 17,9%), Marche (16,7% e 15,6%) e Provincia di Trento (21,1% e 17,6%). Si salva per un soffio la Lombardia, che ha il 9,5% di occupazione nelle rianimazioni e il 14% nei reparti ordinari. Rimangono in giallo Friuli Venezia Giulia (con le intensive al 18,3% e i reparti al 22,6%, a rischio nelle prossime settimane addirittura di zona arancione), Calabria (11,8% e 20,8%) e provincia di Bolzano (18% e 16%).
Quanto all'incidenza, salita a 241 casi per centomila a livello nazionale, vede proprio Bolzano al top in Italia con ben 566,8 casi per centomila. Seguono il Veneto, in netto aumento con 498,9 casi (era a 365,5 una settimana fa), il Friuli con 376,8, la Valle d'Aosta con 330,1, la Liguria con 313,1 e la Provincia di Trento con 299,8. Più indietro Lombardia (261 casi per centomila) e il Lazio (236,2). L'incidenza più bassa (unico caso sotto la soglia di rischio di 50 per centomila) è in Molise, 30,3.
Zona gialla, le nuove regole: domande e risposte
Emilia Romagna, Bonaccini: zona gialla può darsi, ma cambia poco
"Potrebbe capitare anche a noi di entrare in zona gialla", ma sostanzialmente "non cambierebbe nulla: non chiuderà nessuna attività economica, servirà solo la mascherina all'aperto". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Riccione, in provincia di Rimini, per partecipare a un convegno della Fit-Cisl sul Pnrr. Bonaccini non fa una tragedia del possibile cambio di colore e trova "naturale" la scelta del governo di prolungare lo stato di emergenza. "Siamo nel pieno della quarta ondata- risponde alle domande dei cronisti- e la scelta non cambia lo stato delle cose, se non continuare a mettere ordine in questa sfida che dobbiamo combattere e vincere".
Dati alla mano, prosegue Bonaccini, "aumentano i contagi, ma pur avendo superato il numero rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, abbiamo un numero di decessi molto più inferiore e anche di ospedalizzati". Dunque, "i vaccini contano eccome".
Covid in Italia: il bollettino
Ancora in netta crescita la curva epidemica in Italia, che fa segnare oggi il nuovo record della quarta ondata: 28.632 casi (ieri 26.109). Mai così tanti quest'anno e bisogna tornare indietro, al novembre del 2020, per avvicinarsi a una cifra simile: il 27 novembre dello scorso anno, infatti, i casi di contagio furono 28.352. I tamponi processati sono 669.160 con un tasso di positivita' in rialzo al 4,3% (+0,6%). I decessi sono 120 (ieri 123) per un totale di 135.421 vittime dall'inizio dell'epidemia. In aumento anche i ricoveri, con le terapie intensive che salgono di 6 unita' (ieri +47) con 70 ingressi del giorno, e arrivano a 923, mentre i ricoveri ordinari sono 182 in piu' (ieri +29) e sono 7.520 in tutto.
Bologna supera quota 100mila casi
A Bologna come serie storica "in questo momento abbiamo superato i 100.000 casi confermati di Covid, una quota che è anche simbolica, con quasi 3.200 decessi osservati finora", segnala il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl, Paolo Pandolfi. "L'impatto è importante per il servizio sanitario: abbiamo quasi 4.800 persone in malattia, la gran parte sono sul territorio", prosegue sottolineando che il tracciamento "al momento ha delle difficoltà", ma va considerato che in una giornata come quella di ieri "abbiamo visto 525 nuovi casi in un giorno, sono valori molto alti, siamo a punte oltre i 500 e ci aspettiamo di arrivare a breve anche a 600, con una media di circa 400 nuovi casi al giorno".
Nell'andamento della pandemia "purtroppo si è registrata una continua crescita da un mese e mezzo a questa parte - sottolinea il direttore generale dell'Ausl, Paolo Bordon - sia nel numero dei contagi sia purtroppo nell'ospedalizzazione". Infatti "i casi sono passati da 250-300 al giorno a ormai quasi il doppio, intorno cioè a 450-500, con un'incidenza sul nostro territorio che cresce in maniera forte". Per quanto riguarda le fasce d'età, "mentre nelle altre ondate erano fortemente colpite soprattutto le persone anziane, in questa ondata la circolazione del virus si contraddistingue per un forte impatto nelle classi più giovani d'eta - continua Bordon - e guarda caso sono quelle dove la presenza del vaccino non c'era, visto che solo ieri abbiamo iniziato con la fascia 5-11. E' proprio nelle comunità delle scuole d'infnazia, primarie e medie che c'è una fortissima circolazione del virus".
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