Bologna, 11 febbraio 2022 - "Segni di irrequietezza, chiusura, sintomi di tristezza, noia, scoppi d'ira, difficoltà di concentrazione, fino ad arrivare a sintomi ansiosi e depressivi". È questa la fotografia emotiva dei bambini e degli adolescenti italiani, scattata dopo 2 anni di pandemia Covid dal presidente del Consiglio nazionale Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari.
Covid e disagi psicologici: si muovono Governo ed Emilia Romagna
"Già prima della pandemia - ricorda lo psicologo - venivamo da un trend degli ultimi 10-15 anni in cui c'era un allarme sul fatto che gli under 18 presentavano problematiche di disagio piuttosto evidenti. Un quadro che è stato aggravato e amplificato dalla pandemia, tant'è che un'indagine di questi giorni della Regione Emilia Romagna su 20mila minori dice che una delle principali richieste di questi ragazzi è di avere un aiuto di tipo psicologico e questo la dice lunga", rimarca il presidente Cnop. "Il rientro a scuola sicuramente è stato un fatto positivo, ma lo strascico di questa condizione - avverte Lazzari - la vedremo per diverso tempo".
"Noi abbiamo fatto diverse indagini per conto del ministero dell'Istruzione sugli under 18 nel corso degli ultimi 2 anni e da queste indagini - sottolinea Lazzari - è emerso che anche i bambini più piccoli hanno risentito molto negativamente dell'isolamento dovuto alla chiusura delle scuole". E nello stesso periodo "diverse indagini internazionali ci dicono che un quarto dei bambini ha sviluppato sintomi ansiosi depressivi: dati mai registrati prima per dimensione in questa fasce di età", evidenzia l'esperto.