Chiara Barin
Chiara Barin
Cronaca

Covid in Emilia Romagna, casi in aumento: sintomi e picco estivo

L’ondata trascinata dalle nuove varianti, il microbiologo Sambri (Pievesestina): “KP.3? Qui non si è ancora vista. Si fanno pochi tamponi, così non si proteggono i fragili”

Bologna, 11 luglio 2024 – Il Covid rialza la testa. I contagi sono in aumento, spinti dalle nuove varianti, ma si attestano comunque a livelli molto più bassi rispetto al periodo dell’emergenza.

Nella settimana dal 27 giugno al 3 luglio, i nuovi positivi in Italia sono stati 3.855 contro i 2.505 di sette giorni precedenti, in Emilia Romagna 218, contro i 111 del periodo 20-26 giugno.

Ma con la fine delle restrizioni l’uso del tampone è calato drasticamente, pertanto il numero limitato di contagi è, di fatto, solo apparente,

E’ pur vero che l’impatto sugli ospedali, secondo l’ultimo monitoraggio del Ministero della Salute, resta stabile e limitato.

La variante predominante rimane la JN.1, mentre l’ondata estiva è trascinata dalla sottovariante KP.3, più contagiosa.

Intanto, il 30 giugno è caduto l’ultimo obbligo legato alla pandemia, ovvero le mascherine nelle strutture sanitarie dove sono presenti pazienti fragili.

Ne parliamo con Vittorio Sambri, microbiologo e responsabile del laboratorio di analisi di Pievesestina (Forlì Cesena).

Nel riquadro, Vittorio Sambri, microbiologo e responsabile del laboratorio di analisi di Pievesestina. La sua analisi sulla diffusione del Covid in Emilia Romagna
Nel riquadro, Vittorio Sambri, microbiologo e responsabile del laboratorio di analisi di Pievesestina. La sua analisi sulla diffusione del Covid in Emilia Romagna

Professor Sambri, perché i casi Covid stanno aumentando?

“Per la combinazione di due fattori: popolazione meno protetta dalla vaccinazione e dalla copertura post infezione rispetto a un anno fa e circolazione di nuove varianti, per ora in misura inferiore rispetto ad altri Paesi. Ogni 6 mesi è logico aspettarsi una nuova ondata”.

Rialzo di casi Covid in piena estate, non è una malattia stagionale.

“A differenza dell’influenza e delle flu-like illness che caratterizzano tutto il periodo delle temperature più fredde e sono poco frequenti d’estate, il Covid gira tutto l’anno. E’ un virus che cambia e può diventare anche più aggressivo”.

La nuova variante KP.3 è stata sequenziata in Emilia Romagna?

“I campioni che analizziamo non sono sufficienti, si fanno pochi tamponi. Non l’abbiamo ancora vista”.

Ha ancora senso sapere se quella febbricola, quel mal di testa sono dovuti al Covid?

“Il Covid è diventato una patologia come tutti avevamo auspicato, ovvero che ci accompagna nella vita quotidiana. E’ importante sapere di essere o meno positivi al Sars-Cov-2 per proteggere i fragili, gli immunodepressi, gli anziani, i malati oncologici ovvero quelle categorie di persone il cui il Covid è ancora in grado di fare danni”.

Alcuni ospedali scelgono di prorogare l’uso della mascherina nei reparti e al pronto soccorso, lei è d’accordo?

“E’ assolutamente saggio”.

Con le ultime varianti quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

“Sono quelli che conosciamo: febbre, aumento delle secrezioni respiratorie, mal di gola, mal di testa anche forte. Sta tornando la perdita di gusto e olfatto. Si tratta di sintomi che scompaiono, in persone non fragili, nel giro di qualche giorno, massimo una settimana”.

Attualmente, quali sono i tempi di incubazione?

“Tra i 5 e i 10 giorni”.

Da quando sono aumentati i casi di positività al Coronavirus in Emilia Romagna?

“Da tre settimane. Se in maggio rilevavamo due positivi su 100 tamponi analizzati, oggi questi sono 6-8”.

E’ possibile prevedere un picco di questa ultima ondata?

“Non ci siamo ancora arrivati”.

Accortezze per chi parte per le vacanze? Mascherina sì o no in aereo?

“Se il volo è lungo, qualche rischio in più si corre, quindi è meglio indossarla”.

Previsioni per l’autunno?

“Auspico una robusta campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione influenzale e anti-Covid. Casi ce ne saranno, favoriti dall’affollamento e mancato ricambio d’aria nei luoghi chiusi”.