REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Coronavirus oggi: i contagi del 23 novembre 2021 in Emilia Romagna. Il bollettino

Sono 850 i nuovi contagi mentre il tasso di positività scende al 2,3%. Preoccupa la situazione ospedali. A Bologna è boom di nuovi casi: aggiunti 82 posti letto

Il grafico del bollettino dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021

Il grafico del bollettino dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021

Bologna, 23 novembre 2021 - Sono 850 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore in Emilia Romagna. A dirlo è il nuovo  bollettino Covid dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021. Calano i contagi (ieri i nuovi casi erano stati 991) e cala anche il tasso di positività che oggi è al 2,3%. Sono invece nove i decessi e rimangono stabili i ricoveri anche se proprio questi ultimi sono quelli che destano maggiore preoccupazione. I degenti di Covid-19, infatti, tra terapie intensive e reparti dedicati, hanno superato ieri quota 600; 557 nei reparti Covid (+35) sono 57 i posti occupati in terapia intensiva (+5 ). Tra questi ultimi, solo 10 persone (età media 72 anni) sono vaccinate, mentre le altre 47 (età media 59 anni) non avevano ricevuto alcuna dose. A spiegarlo è l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, sulla sua pagina Facebook.  

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Il grafico del bollettino dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021
Il grafico del bollettino dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021

Bordon: "Siamo saliti a 180 ricoveri Altri 22 letti Covid al Maggiore"

Covid in Italia: i dati del bollettino di oggi 23 novembre 2021

Sono 10.047 i nuovi contagi da Coronavirus oggi in Italia. Si registrano inoltre altri 83 morti. Il tasso di positività scende a 1,4% dal 2,4% di ieri. Aumenta però il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva, che sono 560, 11 in più da ieri, con 61 ingressi giornalieri, mentre sono 4.597 i ricoverati con sintomi, 252 in più da ieri. Lombardia, Veneto e Lazio sopra i 1.400 positivi. In Emilia-Romagna +850, Campania +750, Toscana +370, Marche +264.

Il bollettino dell'Emilia Romagna di oggi 23 novembre 2021

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 447.312 casi di positività, 850 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.785 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 2,3%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 221 nuovi casi; seguono Modena (108) e Rimini (100); poi Cesena (84) e Ravenna (71); quindi Forlì (67), Imola (55), Piacenza (53) e Reggio Emilia (52); infine Ferrara (36) e Parma (3). Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 20.041 tamponi molecolari, per un totale di 6.483.463. A questi si aggiungono anche 16.744 test antigenici rapidi.

Bologna, escalation di ricoveri: l'Ausl aggiunge 82 posti letto

Aumenta la fame di posti letto Covid negli ospedali bolognesi. L'Ausl ha deciso di aggiungerne 82 a quelli attualmente disponibili: 24 al Maggiore, 36 all'ospedale di Vergato e 22 nella struttura privata di Villa Erbosa. "Aumentiamo sullo zoccolo di domanda che ora c'è di più e cioè la degenza ordinaria di bassa intensità", spiega il direttore generale Paolo Bordon. Ad oggi la dotazione è di 130 posti letto di degenza ordinaria, 49 di bassa intensità e 26 di terapia intensiva. In area critica l'età media è di 64 anni e si tratta di persone "prevalentemente non vaccinate", riferisce Bordon. In area ordinaria, invece, l'età media è di 75 anni e mezzo "e ci sono anche parecchi vaccinati, ma si tratta di persone anziane e vaccinatesi molto tempo fa", continua il direttore. A partire da questa situazione, gli 82 posti in più saranno inseriti gradualmente, da domani e fino a martedì della prossima settimana.

"Negli ultimi giorni dal punto di vista dei ricoveri abbiamo avuto aumento. Mentre parliamo abbiamo 193 persone ricoverate nella rete degli ospedali", continua Bordon. La scorsa settimana si è registrato un saldo di 29 degenti in più, quella precedente di 24 "quindi purtroppo c'è un'escalation e quindi anche questa settimana ci aspettiamo dei numeri in più": potrebbero essere una cinquantina, ipotizza Bordon. "Probabilmente non siamo ancora vicini al picco, però l'Rt è a 1,09 quindi con una leggera flessione rospetto all'1,18 precedente e sono tutti segnali che leggiamo con attenzione". Ormai i nuovi contagi sono "stabilmente sui 200" al giorno, aggiunge il direttore: oggi 221, il numero più alto da maggio. Incidono le scuole, ma sono i contesti familiari quelli prevalenti. 

"Per fortuna non è una crescita esponenziale ma ordinata", sintetizza Bordon, quindi "al momento è sotto controllo, però sappiamo cosa sta avvenendo in altri Paesi europei dove c'è una forte preoccupazione e un forte impatto anche sulle terapie intensive". Cosa che a Bologna non si sta vedendo, segnala il direttore, perché la crescita delle intensive non è proporzionale all'aumento generale. Anche per questo, Bologna al momento non rischierebbe la zona gialla: l'occupazione delle terapie intensive è bassa e di ricoveri complessivi "ne abbiamo gestiti fino a 1.400", ricorda Bordon, quindi "sette volte di più di quelli attuali". Al momento, comunque, "l'esigenza di letti in ordinaria di bassa intensità è la necessità più alta", spiega Bordon, senza dimenticare l'impegno preso con la Regione sulla necessità di "non interrompere, anzi implementare, la risposta sulle attività rallentate nelle precedenti ondate, in particolare quelle chiruguche che erano rimaste indietro".  A partire da domani comincerà l'apertura di altri 24 posti letto (a blocchi di otto) al decimo piano del Maggiore, spiega Giuliana Fabbri, direttrice del Presidio unico ospedaliero dell'Ausl. A Vergato invece "la disponibilità del prersonale infermieristico c'è già da sabato, stiamo lavorando sulle risorse mediche che ovviamente sono sempre un punto critico - continua Fabbru - per cui già dal fine settiamana si dovrebbe iniziare con un blocco di 10-12 letti, per poi procedere gradualmente". A Villa Erbosa, infine, l'aumento dei posti Covid partirà da martedì.

Sintomatici e asintomatici in Emilia Romagna

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 347 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 303 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 322 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. Sui 347 asintomatici, 171 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 4 con lo screening sierologico, 21 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con i test pre-ricovero. Per 147 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La mappa del contagio

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.290 a Piacenza (+53 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 33.773 a Parma (+3, nessun sintomatico), 52.668 a Reggio Emilia (+52, di cui 45 sintomatici), 74.562 a Modena (+108, di cui 45 sintomatici), 93.533 a Bologna (+221, di cui 114 sintomatici), 14.624 casi a Imola (+55, di cui 31 sintomatici), 26.946 a Ferrara (+36, di cui 22 sintomatici), 36.639 a Ravenna (+71, di cui 41 sintomatici), 20.496 a Forlì (+67, di cui 54 sintomatici), 23.241 a Cesena (+84, di cui 55 sintomatici) e 43.540 a Rimini (+100, di cui 63 sintomatici).

Guariti e casi attivi in regione

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 275 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.202. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.391 (+566). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.775 (+564), il 96% del totale dei casi attivi.

Ricoveri e Terapie intensive in Emilia Romagna

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 63 (+6 rispetto a ieri), 553 quelli negli altri reparti Covid (-4). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 5 a Parma (-1); 4 a Reggio Emilia (invariato); 6 a Modena (+2); 17 a Bologna (+1); 5 a Imola (+1); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (+2); 1 a Forlì (+1); 3 a Cesena (+1); 1 a Rimini (-1).

Morti in Emilia Romagna

Purtroppo, si registrano 9 decessi: tre a Piacenza (due donne di 78 e 86 anni e un uomo di 84 anni), uno a Parma (un uomo di 92 anni), due a Bologna (due uomini di 74 e 87 anni), uno in provincia di Ferrara (una donna di 96 anni) e due in provincia di Rimini (due uomini, di 76 e 89 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.719.

Report quindicinale: un quinto dei contagi sono bimbi dell'asilo e studenti

Circa un quinto dei contagi di Coronavirus in Emilia- Romagna nel periodo che va da metà settembre ad oggi ha riguardato bimbi degli asili o studenti. È quanto emerge dal report quindicinale della Regione sull'andamento dell'epidemia riferito all'ambito scolastico. In particolare i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato a partire dal 13 settembre 2021, inizio delle scuole, fino al 21 novembre 2021, studenti/alunni di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l'infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado: sono stati 5.185 i casi tra studenti e alunni, il 19,1% di quelli complessivi in regione nel periodo considerato (27.216).

Poco più di 1.300 casi sono quelli registrati solo nell'ultima settimana (15-21/11), con trend in salita a partire da metà ottobre. Il report fotografa anche la situazione contagi fra docenti e personale scolastico: complessivamente 617 casi (il 2,3% di quelli regionali). Dal report emerge che il virus a scuola circola soprattutto nelle primarie di primo grado, che nel periodo considerato hanno concentrato praticamente la metà dei contagi fra bimbi e alunni (2.509), una fascia di popolazione che non è ancora vaccinabile.

A seguire le scuole secondarie di I grado (1.114 casi), poi le secondarie di II grado (780), i servizi educativi 0-3 anni (642 casi) e le scuole per l'infanzia (140 casi). Tendenza simile anche per i contagi fra docenti e personale scolastico: la maggior parte si concentra nell'ambito delle scuole primarie di primo grado (226 contagi su 617).

Ferrara: in quarantena 148 alunni e 26 docenti

Nell'ultima settimana l'Ausl di Ferrara ha posto in quarantena 148 alunni e 26 docenti dopo aver eseguito dei test con tampone molecolare in 28 scuole di tutta la provincia. I controlli, fa sapere l'Azienda sanitaria, sono scattati dopo "la segnalazione di positività di 35 alunni e cinque docenti", e hanno riguardato "503 studenti e 109 insegnanti". Nel dettaglio, i tamponi sono stati fatti in sei scuole dell'infanzia (tre nel Distretto Centro-Nord, una nel Distretto Ovest e due nel Distretto Sud-Est), in nove primarie (tre nel Distretto Centro-Nord, una nel Distretto Ovest e cinque nel Distretto Sud-Est), in sette secondarie di primo grado (tre nel Distretto Centro-Nord, una nel Distretto Ovest e tre nel Distretto Sud-Est) e in sei secondarie di secondo grado (cinque nel Distretto Centro-Nord e una nel Distretto Ovest). 

Le vaccinazioni in Emilia Romagna

Sul fronte vaccini, in regione si procede in velocità. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.245.929 dosi; sul totale sono 3.543.686 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 396.581. "L' Emilia- Romagna sulle terze dosi sta proseguendo spedita, siamo già a 386.140 su quattro milioni e 125.000 dosi somministrate in Italia - aggiorna i dati l'assessore Raffaele Donini- cioè siamo quasi al 10%, mentre la nostra popolazione è il 7,5% dell'Italia, quindi siamo sicuramente tra le Regioni che stanno andando meglio e più veloci". Inoltre, "siamo la prima regione per quello che riguarda gli immunodepressi con quasi il 95% del target che ha avuto la terza dose", aggiunge l'assessore.

Intanto, "viviamo in un periodo in cui ci sono informazioni anche quotidiane, è di oggi ad esempio la notizia che la terza dose avverrà non più dopo sei mesi dalla seconda ma dopo cinque - continua Donini - quindi si deve mutare tutta la programmazione che abbiamo svolto nelle settimane scorse. Ed è della settimana scorsa la giusta richiesta dell'autorità commissariale alle Regioni di fare la terza dose per gli over 40 non dall'1 dicembre ma dal 22 novembre". A fronte di ciò, sottolinea Donini, "la flessibilità del nostro sistema ci consente di essere ancora una volta tra le Regioni che stanno avendo le migliori performance". In questo contesto, "contiamo molto sulle vaccinazioni da parte dei medici di Medicina generale, che stanno facendo circa il 10% delle terze dosi e intanto sono impegnati anche nelle vaccinazioni anti-influenzali", ricorda l'assessore. 

Nel frattempo, "anche 200 farmacie stanno vaccinando per prima e seconda dose e verosimilmente dalla prossima settimana inizieranno anche con la terza". 

Terza dose over 40, a Bologna posti disponibili da giovedì

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