Bologna, 31 maggio 2024 – Un’onorificenza di grande spessore per tre cittadini dell’Emilia Romagna, da parte del capo dello Stato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, ha firmato il decreto proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con il quale sono stati nominati i 25 Cavalieri del Lavoro.
I Cavalieri del Lavoro
Si tratta di un’onorificenza che il capo dello Stato conferisce, in occasione della festa della Repubblica, a imprenditori italiani che si sono distinti nei settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
I parametri necessari per essere insigniti della nomina sono due: avere portato avanti la propria attività in autonomia per almeno vent’anni e in maniera continuativa e avere contribuito alla crescita, sia economica che sociale, e allo sviluppo dell’innovazione. Nell’assegnazione dell’onorificenza, tuttavia, viene mantenuto un occhio di riguardo a valori come la condotta morale, i principi etici, una buona governance e la sostenibilità civile e ambientale.
I Cavalieri del Lavoro, che attualmente sono 610 in tutta Italia, entrano a fare parte di una vera e propria Federazione Nazionale, della quale è presidente dal 2019 Maurizio Sella.
Sono ben tre le new entry dall’Emilia-Romagna: ecco un breve identikit di ciascuno di essi per capire chi sono e perché sono stati insigniti della prestigiosa onorificenza.
Paolo Bertazzoni
Amministratore delegato dal 1999 dell’azienda di famiglia, attiva nella produzione di elettrodomestici da cucina, Paolo Bertazzoni nasce a Reggio Emilia 69 anni fa, nel 1955. Nel corso dei 25 anni a capo dell’azienda, ha permesso ad essa di crescere economicamente grazie soprattutto al lancio di alcuni prodotti in medio Oriente e a collaborazioni con grandi marchi quali Whirlpool, Electrolux e Bosch. Basti pensare come il fatturato totale, sotto la sua guida, sia cresciuto del 530%.
Ad inizio ventunesimo secolo, Bertazzoni è entrato in maniera decisa nel mercato nordamericano tramite la progettazione di prodotti innovativi. L’azienda ad oggi conta circa 250 dipendenti ed opera in uno stabilimento a Guastalla (Re), dove vengono prodotte 200mila unità l’anno, con ben sette filiali commerciali distribuite tra Europa, Oceania, Asia e Stati Uniti: Bertazzoni è presenti in ben 60 paesi con un export del 90%, di cui 1/3 rappresentato dal mercato nordamericano.
Carlo Cimbri
Nato a Cagliari nel 1965 ma da tempo cittadino bolognese, Carlo Cimbri compie nell’anno in corso 59 anni. Si tratta nientemeno che del presidente di Unipol Group, uno dei leader italiani nel settore assicurativo con una quota di mercato nel Ramo Danni di circa il 20% e che vanta oltre 16 milioni di clienti. Cimbri inizia la propria scalata all’interno di Unipol nel 1990, all’età di 25 anni, e anno dopo anno acquisisce una responsabilità sempre maggiore. La crescita personale lo ha portato ad essere nominato amministratore delegato, nel 2010, e in seguito Presidente, nel 2022.
Cimbri, nel corso degli anni, ha consolidato la posizione di Unipol nel settore assicurativo attraverso l’acquisizione del Gruppo Arca e del Gruppo Fondiaria Sai, per poi rafforzarne, a seguire, anche la posizione nell’ambito bancassicurativo tramite partecipazioni di maggioranza in Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio. La sua guida ha permesso a Unipol Group, che oggi conta oltre 12mila dipendenti e una rete di 4mila agenti, di aumentare la propria raccolta assicurativa da 9 a 15 miliardi di euro.
Antonio Serena Monghini
Operante nel settore dell’industria energetica e petrolifera, Antonio Serena Monghini ha 77 anni ed è originario di Ravenna. Dal 1994 è alla guida di Alma Petroli, l’azienda di famiglia attiva in campo petrolifero che ha come mansione principale la raffinazione dei greggi per la produzione di bitumi stradali, industriali e di vario tipo. Monghini ha apportato grazie alla sua gestione una crescita basata sulla collaborazione con altri operatori del settore, aprendosi al mercato europeo e ai paesi del Mediterraneo.
La sede della raffineria si trova a Ravenna ed è capace di lavorare ben 550mila tonnellate annuali di petrolio greggio e di produrre circa 330mila tonnellate di bitume. Nel 2022, grazie a un investimento di circa 8 milioni di euro, ha dato il via a un impianto per la produzione di bitume green e maggiormente sostenibile. Alma Petroli può contare ad oggi su circa 90 dipendenti, con un export del 40%.