Cau in Emilia Romagna, i primi 30 entro fine anno: ecco la mappa e l’elenco dei sintomi per accedere al primo soccorso

Il primo a partire, l’1 novembre, è il centro di Budrio. Quali sono le prestazioni erogate e come funziona l’accesso

Bologna, 26 ottobre 2023 - Al via in Emilia Romagna la riforma di emergenza-urgenza in sanità: sono in dirittura d'arrivo i primi 30 Cau (acronimo per Centri di assistenza e urgenza), che saranno operativi entro fine anno e hanno l'obiettivo di snellire gli accessi ai Pronto soccorso degli ospedali, dove spesso i pazienti non gravissimi sono costretti a code chilometriche (i codici bianchi e verdi, ad oggi, rappresentano il 70% dei casi).

La mappa dei Cau che saranno presenti in Emilia Romagna entro fine anno
La mappa dei Cau che saranno presenti in Emilia Romagna entro fine anno

I Cau, dunque, sono ideati per rispondere ai bisogni di cura e primo soccorso direttamente nei territori. La mappa che pubblichiamo, provincia per provincia, non tiene al momento conto dell'esatta data d'inizio dei vari Cau. Nel Bolognese si sa che il primo novembre partirà il centro di Budrio, l'8 novembre quello di Vergato e a seguire partiranno quelli del Navile e di Casalecchio. L'idea della sanità di prossimità per le urgenze è spiegata dall'assessore Raffaele Donini, per il quale si tratta di un "modello innovativo per una presa in carico più veloce dei pazienti con basse criticità. Apriamo la strada nel Paese e accompagniamo i cittadini lungo il percorso di cambiamento".

Come saranno i nuovi Cau

Attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, i centri intercetteranno subito i bisogni meno urgenti della popolazione ed eviteranno gli accessi ai Pronto Soccorso, dove saranno trattati i casi gravi, riducendo i tempi d’attesa e migliorando l’efficacia. Tutte le informazioni utili - sotto lo slogan "Lunga vita alla sanità pubblica" - saranno contenute nelle affissioni e sui social: la campagna è volta a far conoscere le novità e a trovare risposta ai dubbi, anche grazie alla sezione Domande/Risposte online sul sito web della Regione dedicato alla riforma. Le nuove strutture territoriali - a regime almeno una per ogni Distretto sanitario - saranno dotate di équipe medico-infermieristiche adeguatamente formate, che interverranno su un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese.

I 4 Cau di Bologna

Come accennavamo, parte da mercoledì 1° novembre alle ore 8 il primo Cau presso l’ospedale di Budrio. L’inaugurazione si terrà alle 11. Il Cau di Budrio è una struttura sanitaria in cui lavorano medici di assistenza primaria a rapporto orario (medici di continuità assistenziale) e infermieri, adeguatamente formati, pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, 7 giorni su 7 h24 con accesso diretto.

La mappa dei Cau provincia per provincia

Alcuni dei 30 Cau saranno ospitati nelle Case della comunità, per altri saranno riconvertiti gli attuali Punti di primo intervento e per altri ancora saranno predisposti spazi adiacenti ai Pronto soccorso. Bologna - I cittadini potranno rivolgersi ai Cau nella Casa della comunità al quartiere Navile o a quella di Casalecchio di Reno. Altri due saranno attivati a Budrio e Vergato, presso le sedi degli ex PS.

Reggio Emilia - I centri sono due: uno a Reggio Emilia nella Casa della comunità e uno a Correggio nel Pronto soccorso che sarà riconvertito appunto in Cau.

Modena - In provincia i Cau sono tre e tutti attivati nei Punti di primo intervento Finale Emilia, Castelfranco e Fanano.

Imola - Sarà la futura Casa della Comunità presso l’ospedale Vecchio a ospitare il Cau.

Ferrara - Quattro centri, tutti nelle Case della comunità di Ferrara, Comacchio, Copparo e Portomaggiore.

Romagna - Qui se ne trovano cinque nei Punti di primo intervento di Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno, Cattolica, Santarcangelo, tre adiacenti ai Punti di primo intervento di Novafeltria, San Piero in Bagno, Santa Sofia, uno adiacente al Pronto soccorso di Ravenna.

Piacenza - Tre i Cau in provincia: uno nella Casa della comunità di Podenzano, uno nel Punto di primo intervento di Bobbio e uno adiacente al Pronto soccorso di Piacenza.

Parma - Quattro Cau: due nelle Case della comunità di Fornovo e Langhirano e due adiacenti ai Pronto soccorso di Parma e Fidenza.  

Quali sintomi per presentarsi al Cau

Ecco un elenco di casi per chiarire quali patologie vengono prese in carico dai Cau:

- Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato) - Ustioni minori/Solari - Disturbi della vista - Contrattura muscolare - Dolore all’occhio - Dolore alle articolazioni - Irritazione da lenti a contatto - Diarrea (senza sangue) - Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite - Disturbi anali - Trauma occhio senza disturbi della vista - Dolore addominale (con dolore lieve-moderato) - Corpo estraneo orecchio - Dolore fianco (tipo coliche renali) - Dolore orecchio - Nausea e/o vomito ripetuto - Riduzione dell’udito/Tappo di cerume - Mal di schiena/Lombalgia - Sangue al naso - Bruciore/Difficoltà a urinare - Mal di denti - Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale - Problemi post-estrazione dentaria - Agitazione in stato ansioso già conosciuto - Torcicollo - Febbre - Tosse/Raffreddore/Mal di gola - Medicazioni e rimozioni punti - Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano) - Piccole ferite - Prurito, arrossamento/tumefazione della cute - Variazione glicemia - Punture di insetto, morso di animale - Variazione pressione arteriosa

Quali sono le prestazioni erogate e come funziona l'accesso

Presso i Cau è possibile ottenere: - Visita medica - Certificazioni - Trattamento farmacologico al bisogno - Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali - Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni) Accedendo al Cau i cittadini verranno accolti dall’infermiere che procederà con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del Cau potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso Cau. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al Cau.

Visita e accertamenti gratis per i residenti

L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il Cau verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i Cau (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del Cau per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.