Bologna, 7 settembre 2024 – È stabile la corsa del West Nile in Emilia Romagna: sono 102 i casi di febbre del Nilo nella forma neuro invasiva da inizio maggio. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità (dal 29 agosto al 4 settembre) la crescita è di 22 nuovi casi: erano stati 17 nel bollettino precedente.
Non si ferma ancora quindi la propagazione di questo virus portato dalla zanzara comune, la ‘culex’, che può essere grave o mortale per una piccola parte della popolazione (meno dell’1%), ma che può colpire le persone fragili, con malattie preesistenti o più anziane. Probabilmente perché ancora fa caldo in questo inizio settembre, nonostante qualche blitz del maltempo con temporali e grandinate.
Morti per West Nile
Quel che preoccupa di più e che dà notizia è proprio la mortalità. In Emilia Romagna sono 7 le persone morte per il West Nile, con Modena che indossa purtroppo la maglia nera. Sono quattro i morti in questa provincia, la notizia degli ultimi due è solo di tre giorni fa: un 70enne residente a Castelfranco Emilia e di una 86enne residente a Carpi, entrambi con patologie croniche preesistenti. Poi ricordiamo il primo caso sempre a Carpi, un 89enne e il secondo, un 67enne ancora a Castelfranco.
Gli altri morti in regione sono due anziane di Parma (80 e 83 anni) e un 78enne di Russi (Ravenna), ma morto nel Bellunese.
Gli altri contagi per provincia
Secondo l’ultimo bollettino dell’Iss poi salgono a 14 i casi dei donatori di sangue asintomatici (+3 rispetto al bollettino precedente del 22-28 agosto) e a 24 i casi sintomatici con febbre (+4).
Guardiamo ora i dati divisi per provincia della forma neuro invasiva da inizio maggio: Modena 36 casi, Reggio Emilia 29, Bologna 23. Poi Ferrara 6, Parma 4, Forlì Cesena 2, Ravenna e Piacenza 1 a testa.
Le età più colpite
Se si guarda all’età, invece, i più colpiti sono sempre gli over 75 anni con 48 casi; poi i 65-74enni (29 casi); 45-64enni (21 casi); infine 15-44enni (4 casi).