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Cronaca

Caccia al cinghiale, le regole e come funziona in Emilia Romagna

A tre giorni dal via della stagione è già stato registrato un incidente mortale nel reggiano. Ecco tutte le norme che regolano la caccia nella nostra regione

Bologna, 16 ottobre 2024 – In Emilia-Romagna la caccia al cinghiale ha preso il via domenica 13 ottobre, appena 3 giorni fa, e già si registra a Luguigno (Reggio Emilia) il primo incidente mortale. Un cercatore di funghi 68enne è stato raggiunto da un colpo di fucile mentre nella zona una ventina di cacciatori erano impegnati in una battuta al temibile ungulato.  Ma quali sono le regole della caccia in Emilia-Romagna? Ecco qualche indicazione.

Caccia: ecco le regole in Emilia Romagna
Caccia: ecco le regole in Emilia Romagna

Chi può cacciare?

Chi vuole andare a caccia deve chiedere alla Regione l'attestato di abilitazione all'esercizio venatorio. Per ottenerlo occorre sostenere un esame presso uno dei Settori territoriali Agricoltura caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. L'esame di abilitazione alle attività venatorie è gratuito. Le associazioni venatorie organizzano corsi di formazione che forniscono le conoscenze utili per superare l'esame. I corsi si tengono presso le sedi delle associazioni e possono avere un costo ma non sono obbligatori per essere ammessi all'esame.

I requisiti per essere ammessi all’esame

Per poter affrontare l’esame occorre essere residenti in Emilia-Romagna, presentare un certificato medico di idoneità all'esercizio venatorio rilasciato dall'Ausl ed essere in procinto di compiere i 18 anni entro i tre mesi successivi o essere già maggiorenni.

Abilitazioni speciali per i cinghiali

Chi vuole partecipare a battute per cacciare gli ungulati, inoltre, una volta conseguita l'abilitazione all'esercizio venatorio, deve prendere ulteriori abilitazioni specifiche. Anche in questo caso è necessario fare la domanda ai Settori territoriali Agricoltura caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna.

Porto di fucile ad uso caccia, dove prenderlo e quanto costa

Dopo aver superato l’esame è inoltre obbligatorio il porto di fucile ad uso caccia, rilasciato dalla Questura. Solo chi è esente da condanne o procedure penali in corso e soddisfa i requisiti psico-fisici minimi può ottenere il porto di fucile uso caccia. Il porto d’armi per la caccia può essere rilasciato solo da una sezione del tiro a segno nazionale. Il costo del bollo da versare è di 210 euro. Chiunque abbia prestato servizio in un corpo armato dello Stato nei dieci anni antecedenti alla presentazione della richiesta, non è tenuto a presentare un certificato. Bisogna anche presentare un certificato medico per confermare l’idoneità fisica e mentale dell’aspirante cacciatore.

Tassa nazionale e tassa regionale

Per esercitare la caccia durante l'anno è necessario pagare una tassa governativa e una tassa regionale. La prima ammonta attualmente a 173,16 euro mentre la seconda in Emilia-Romagna è di 37,70 euro se si ha un fucile ad un colpo o l’arco e di 52,68 se si ha un fucile a due colpi. Il tributo si puà pagare online tramite il sito della Regione.

Portare a caccia con sé il tesserino

Per esercitare la caccia è obbligatorio avere con sé il tesserino regionale per l'esercizio venatorio, che serve per segnare le giornate di caccia, i luoghi di caccia, i prelievi di fauna eccetera. Il tesserino viene distribuito dai Comuni e dev'essere riconsegnato quando si ritira il tesserino successivo, entro una data determinata.

Quali animali cacciare e quando

Come di consueto l’inizio della stagione venatoria è previsto per la terza domenica di settembre, il termine è fissato per il 30 gennaio. Queste le specie cacciabili e i periodi di prelievo: • Fagiano dal 15 settembre al 1 dicembre (in azienda faunistico venatoria fino al 30 gennaio) • Lepre, Minilepre e Coniglio selvatico dal 15 settembre al 1° dicembre (in azienda faunistico venatoria fino al 31 dicembre) • Starna e Pernice rossa dal 15 settembre al 30 novembre • Quaglia dal 15 settembre al 30 novembre • Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano Reale, Marzaiola, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino e Frullino dal 15 settembre al 30 gennaio • Moriglione dal 15 settembre al 30 gennaio • Moretta dal 2 novembre al 30 gennaio • Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza in preapertura e dal 15 settembre al 15 gennaio • Colombaccio in preapertura e dal 15 settembre al 15 gennaio • Allodola dal 2 ottobre al 30 dicembre • Merlo dal 15 settembre al 30 dicembre • Beccaccia dal 2 ottobre al 30 gennaio • Cesena dal 15 settembre al 30 gennaio • Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 15 settembre al 20 gennaio • Volpe dal 15 settembre al 30 gennaio

Le modalità di caccia

Dal 15 settembre al 29 settembre si potrà cacciare solo nelle giornate fisse di giovedì e domenica, in forma vagante si potrà essere cacciare fino alle 13, la migratoria da appostamento fino al tramonto. Dal 30 settembre al 1 dicembre si potrà cacciare per tre giornate a scelta ogni settimana (con l’esclusione di martedì e venerdì) sia la fauna migratoria che quella stanziale. A partire dal 2 dicembre e fino a fine stagione, la fauna migratoria potrà essere cacciata in tre giornate a scelta ogni settimana. Inoltre, dal 2 ottobre al 30 novembre, per la caccia alla sola migratoria da appostamento fisso o temporaneo si potrà usufruire di due giornate in più a scelta ogni settimana.

Caccia al cinghiale in forma collettiva e in selezione

La caccia al cinghiale in forma collettiva sarà consentita dal 2 ottobre al 31 gennaio secondo i piani di prelievo approvati dalla Regione, nell’arco temporale massimo di tre mesi consecutivi. La caccia agli ungulati in forma selettiva, alla cerca o all’aspetto, è consentita a ogni singolo cacciatore in cinque giornate settimanali, secondo i piani di prelievo previsti dalla regione, preferibilmente con l’utilizzo di munizioni atossiche.