Bonus alluvione in Emilia Romagna: chi può richiederlo e come

A disposizione circa 10 milioni di euro, provenienti dalle donazioni dei cittadini dopo l’emergenza del maggio 2023. Si potranno richiedere e installare sistemi antiallagamento. L’elenco dei territori beneficiari dei fondi

Bologna, 4 novembre 2024 – Le alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna non solo hanno causato danni, hanno soprattutto indirizzato l’attenzione sull’emergenza climatica che, in generale, al momento sta interessando l’area geografica Mediterranea. 

Ci potrebbero essere altre forti perturbazioni in futuro o situazioni emergenziali. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso, tramite un bando, di mettere a disposizione contributi per l'acquisto e l'installazione di sistemi o dispositivi di protezione per poter prevenire o mitigare gli effetti degli eventi alluvionali. Ecco tutto quel che c’è da sapere.

Come funziona il bonus alluvione in Emilia Romagna: le informazioni utili
Come funziona il bonus alluvione in Emilia Romagna: le informazioni utili

A quanto ammontano i soldi a disposizione

Le risorse complessive del bando ammontano a 9.865.679,28 euro e derivano dalle donazioni versate dai cittadini sul conto corrente dedicato all’iniziativa ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’. Il contributo che sarà riconosciuto a ciascun richiedente potrà raggiungere il 100% della spesa sostenuta e documentata, fino a un massimo di 3.000 euro.

Cosa si può acquistare

Ecco l’elenco delle spese ammissibili a titolo esemplificativo: barriere frangi-acqueparatie antiallagamentovalvole antiriflussosistemi antiallagamento con pozzetti di raccolta e pompe generatori elettrici; sacchi di sabbia; sacchi auto-espandenti; sanitari con scarico forzato; sistemi similari.

La spesa possibile, comprensiva di IVA, si riferisce all'acquisto di questi sistemi e/o dispositivi, includendo l'eventuale posa in opera che, per l'ammissione al contributo, dovranno rispettare tutta la normativa vigente in materia di omologazione, certificazione e sicurezza e rispetto dei requisiti sanitari, edilizi, ecc. così come essere coerenti con la tipologia e l'ubicazione dell'immobile.

Chi può richiedere i contributi

Sono interessati da questo intervento gli immobili che si trovano nei territori di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, colpiti dal maltempo del maggio 2023.

Possono presentare la domanda di contributo i proprietari che risiedono nell'immobile a uso abitativo sul quale si intende effettuare l'intervento alla data di presentazione della domanda (e almeno dal 1° maggio 2023).

In caso di condominio, per gli interventi alle parti comuni, la domanda viene presentata dagli amministratori.

Post-alluvione: al lavoro per rimuovere acqua e fango (Foto Schicchi)
Post-alluvione: al lavoro per rimuovere acqua e fango (Foto Schicchi)

Quando si può chiedere il bonus e come 

Le domande possono essere presentate entro le ore 16 del 31 gennaio 2025 tramite l’apposita piattaforma.

Possono essere presentate le spese sostenute dal 1° maggio 2023 e corredate da apposita documentazione di spesa intestata al soggetto beneficiario e dalle contabili dei bonifici effettuati. Non sono ammesse spese effettuate in contanti e spese sostenute per lavori in economia.

Entro quando fare i lavori

Gli interventi dovranno essere realizzati entro 10 mesi dalla data di approvazione dell’elenco delle richieste e dei beneficiari. Per gli interventi già realizzati (dopo il 1° maggio 2023), sarà possibile presentare la rendicontazione entro 10 mesi a partire dalla data di approvazione dell’elenco delle richieste e dei beneficiari.

L’elenco dei territori beneficiari

Ecco di seguito l’elenco dei Comuni dell’Emilia Romagna e dei territori beneficiari della misura. Chi risiede in queste circoscrizioni territoriali può richiedere fondi per fare interventi urgenti al fine di fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali.

Per quanto riguarda la città di Bologna, la Regione Emilia Romagna specifica che il bando è antecedente all'alluvione del 19 ottobre 2024. Per questo motivo per cui nell’elenco alla voce ‘Bologna’ risulta per ora solo il Paleotto.