FRANCESCA DELVECCHIO
Cronaca

Il nuovo bollettino del West Nile in Emilia Romagna: due morti

Incremento generale dei casi in Italia, secondo l’Istituto superiore di sanità. Il virus che proviene dalle zanzare può essere grave se si sviluppa la forma neuro invasiva nel paziente

Bologna, 22 agosto 2024 – Secondo l’ultimo bollettino dell’Iss (Istituto superiore di sanità), sono due i morti in Emilia Romagna a causa del West Nile, il virus che proviene dalle zanzare ‘Culex’ normalmente presenti sul nostro territorio, in quanto endemiche. Le vittime in regione sono un 89enne di Carpi (Modena) e una 80enne deceduta all'ospedale di Parma. La donna, con patologie pregresse, aveva manifestato i primi sintomi una decina di giorni fa. Deceduto anche un 78enne di Russi (Ravenna), ma in Veneto. Era in salute, poi ha cominciato a manifestare i primi sintomi mentre era in vacanza nel Bellunese, dove è morto dopo un lungo ricovero.

AGGIORNAMENTO: Morta un’altra donna per West Nile a Parma: quattro i decessi emiliano romagnoli

Si registra un incremento generale dei casi in Italia. Sono 72 quelli nuovi, che portano dunque il conteggio totale, iniziato a maggio, da 99 a 171. Come evidenziato nel bollettino precedente, è la forma neuro invasiva quella predominate in questo conteggio ma anche quella più preoccupante. In Italia sono 101 le persone che soffrono di questa forma del virus.

I casi di West Nile in forma neuro invasiva possono portare al ricovero. In Emilia Romagna sono stati 63 da inizio maggio 2024
I casi di West Nile in forma neuro invasiva possono portare al ricovero. In Emilia Romagna sono stati 63 da inizio maggio 2024

West Nile in Emilia Romagna: i dati dal 15 al 21 agosto

In regione l’andamento dei contagi rispecchia quello italiano. Da inizio maggio quelli con forma neuro invasiva sono 63, registrando un incremento di 27 nuovi casi (erano 36 nel bollettino dell’8-14 agosto). In aumento anche i casi con febbre: 12 in tutto, con 7 nuovi casi solo nell’ultima settimana. Sono, invece, 11 gli asintomatici identificati in donatori di sangue (+2).

I morti per la febbre del Nilo

Mentre in Emilia Romagna sono due i morti a causa del West Nile, il bollettino riporta un altro morto anche in Piemonte. In Italia i decessi sono 6 in tutto: due in Veneto – il 78enne di Russi e un 86enne di Candiana – e uno in Friuli Venezia Giulia.

Il West Nile può colpire in forma grave (neuroinvasiva) meno dell’1% della popolazione, ma le persone over 75 e quelle più debilitate dalla presenza di malattie pregresse possono subire ricoveri e aggravamenti. 

I contagi divisi per età

È sempre la fascia degli over 75 anni quella più colpita. Di questi, in Emilia Romagna da inizio maggio sono 34 le persone che hanno contratto il virus (+15 dal bollettino precedente). Segue la fascia 65-74 anni con 14 casi (+6), poi i 45-64enni con 13 contagiati (+5). Due casi anche tra i 15 e i 44 anni.

In quali province si contano più casi

Continua a essere Modena la provincia più colpita con 24 persone contagiate da inizio maggio (+8 dal bollettino precedente). Poi Reggio Emilia (20 casi, +10 nell’ultima settimana); Bologna (11, +5); Ferrara (3, +1); Parma (2, nel bollettino anteriore non c’erano contagi). Seguono Piacenza e Ravenna sempre con un contagio a testa. Infine un nuovo caso anche a Forlì-Cesena.

I sintomi del West Nile

Il virus, conosciuto anche come febbre del Nilo, può avere diversi sintomi simili all’influenza (tra cui febbre e cefalea, ma anche nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei), ma può anche svilupparsi in una forma neuro invasiva, decisamente più grave e che può portare alla morte, o al ricovero. Esempi sono la meningite o l’encefalite. 

Nella maggior parte dei casi le persone infette non mostrano sintomi. La zanzara Culex è il veicolo di questo virus, ma non ne è portatrice e il contagio non si trasmette nemmeno da uomo a uomo. “Il virus circola negli uccelli. Quindi succede che le zanzare, che si chiamano ornitofile, si immettono il virus pungendo un uccello infetto. E poi incidentalmente l’uomo”, ha spiegato in un’intervista, il dottor Davide Resi, direttore della Unità Operativa dell’Ausl di Bologna.

Come prevenire l’infezione

La prima cosa utile da fare è utilizzare degli anti-repellenti ed evitare i profumi forti, ma anche indossare abiti adatti con colori chiari, perché le zanzare sono attratte dai colori scuri. È consigliato anche evitare di tenere acqua stagna in casa (controllare quindi tombini e sottovasi) e di starne alla larga se ci si trova all’esterno. Consigliato l’uso di zanzariere, utili soprattutto la sera.