
Il capogruppo di Forza Italia in Regione Pietro Vignali e la consigliera azzurra Valentina Castaldini. Sono i firmatari del ricorso alla Consulta di garanzia statutaria che ha 15 giorni per esprimersi
Bologna, 29 marzo 2025 – Quella delibera non c’era. Quando è stato votato il bilancio della Regione Emilia-Romagna, con al suo interno anche l’introduzione dei ticket farmaceutici, nessun consigliere aveva in mano alcun atto da poter studiare, valutare o approfondire, perché la delibera di giunta su quell’argomento non era stata ancora pubblicata. Eccolo qui uno – ma non il solo – motivo del ricorso alla Consulta di garanzia statutaria presentato dal capogruppo di Forza Italia in Assemblea legislativa, Pietro Vignali e dalla consigliera Valentina Castaldini. Un ricorso che, in attesa di essere valutato dalla Consulta, blocca la pubblicazione del bilancio dell’ente in Gazzetta e la sua promulgazione.
La vicenda procedurale e tecnica sollevata dagli azzurri rischia, però, di incidere sulla road map della Regione che ha varato la sua prima legge di bilancio con un percorso serrato. E che, soprattutto, ha già annunciato alla popolazione che dal 2 maggio partirà la rivoluzione dei ticket farmaceutici. La Consulta ha tempo 15 giorni dalla richiesta del gruppo Forza Italia che, ieri, è stata pubblicata sul Bur. E, a quanto si apprende da fonti interne alla Regione, la stessa Consulta si sarebbe riunità per esaminare il ricorso il giorno stesso.
"Questo bilancio disattende lo Statuto e tutti i principi contabili cardine di un’amministrazione", affermano i due consiglieri che rivendicano l’assenza di "entrate certe e spese definite" per la manovra licenziata mercoledì sera dall’Assemblea legislativa. "Fino a stamattina (ieri, ndr) sul sito della Regione Emilia-Romagna, non è stata pubblicata la delibera sui ticket farmaceutici annunciata due giorni prima da De Pascale alla stampa. Come si fa quindi a dire che le entrate previste sono pari a 50milioni nel 2025 e 70milioni per i prossimi anni? Non c’è certezza. Così come non c’è traccia né dei bilanci di previsione delle Ausl né delle linee guida della Regione su come spendere i fondi sanitari". E la cosa – spiegano gli azzurri – "è gravissima visto che per la sanità la Giunta ha dichiarato di spendere l’80% dei fondi correnti senza dire come. Lo scorso anno la Corte dei Conti aveva già stigmatizzato pesantemente questo fatto".
"Questa maggioranza è abituata alle scorciatoie – rincara Vignali –, aumenta le tasse invece di affrontare il tema delle spese improduttive. Si rifugia negli annunci stampa ed evita di presentare gli atti in Consiglio Regionale. Predispone un bilancio senza dare risposte alle tante criticità da noi sollevate".
Stando al regolamento, la Consulta ha tempo 15 giorni per trasmettere il proprio parere al presidente dell’Assemblea che lo comunica a tutti i consiglieri. Se la Consulta accogliesse tutto o parte del ricorso il presidente dovrebbe iscrivere nuovamente l’approvazione del bilancio al primo punto dell’ordine del giorno della successiva seduta dell’Assemblea legislativa.
Al momento, la Regione ha previsto che dal 2 maggio si applichi un ticket di 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a un massimo di 4 euro per ricetta. Continueranno a essere esentati dal pagamento 1 milione e 650mila cittadini, circa 1 su 3, tra cui i pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico. Nel dettaglio 373mila sono esenti per patologia cronica, 766mila per condizione di disagio economico, 200mila tra malati oncologici, trapiantati e affetti da malattie rare. Un’ulteriore novità è quella relativa alle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico: resteranno gratuite solo per i figli fino ai 14 anni compiuti.