Beni mobili, la richiesta degli alluvionati: rimborsi fino a 15mila euro

La risposta al decreto varato dal Governo che prevedeva una cifra massima di 6mila euro: “I comitati chiedono che il rimborso sia proporzionato al danno subito”. Proposta anche di ristori per auto e moto danneggiate

Beni mobili per gli alluvionati, la richiesta dei comitati è anche per ristori di auto e modo danneggiate

Beni mobili per gli alluvionati, la richiesta dei comitati è anche per ristori di auto e modo danneggiate

Bologna, 25 giugno 2024 – Un rimborso fino a 15mila euro per i beni mobili e ristori anche per auto e moto danneggiate dall’alluvione. E’ questa la richiesta avanzata dai Comitati uniti alluvionati dell’Emilia-Romagna, in audizione al Senato.

E’ la risposta al tanto atteso decreto varato dal Governo solo qualche settimana fa per una cifra massima di 6mila euro. Da qui, la protesta dell’assessore al Bilancio Livia Molducci: “Una cifra assolutamente ridicola per chi ha subìto danni anche per oltre 50.000 euro". I rimborsi vengono previsti per gli immobili di residenza e parametrati su numero e tipologia di vau: 3.200 per le cucine e 700 euro per gli altri locali, fino a 6.000 euro.

La risposta degli alluvionati

"I comitati chiedono che in conversione di legge il ristoro sia proporzionato al danno subito e domandano che venga riconosciuto un importo pari a 15mila euro per l'arredo, senza decurtazione di quanto percepito a titolo di contributo di immediato sostegno - spiega il portavoce Enrico Piani -. Inoltre, nel caso in cui la perizia di stima dei danni comprenda una valutazione dei beni mobili andati distrutti superiore a quanto liquidato, si domanda che per la restante parte sia possibile accedere a un credito fiscale". I comitati poi chiedono un "ristoro per auto e moto danneggiate per un importo pari al valore del veicolo danneggiato fino a 25mila euro".

Soglia di rimborso più alta

Il decreto sulla ricostruzione, che introduce l'indennizzo dei beni mobili, “è un intervento fortemente atteso da parte dei cittadini colpiti dall'alluvione”. Ad affermarlo è il sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Davide Baruffi, in audizione al Senato.

Baruffi, ricordando come sia posto un tetto di seimila euro ai rimborsi, con limiti specifici relativi alla tipologia, sottolinea: “L'importante è che oggi ci sia la necessità di rivedere le soglie previste: sia quella massima, sia le soglie per i singoli vani. Lo dico perché, avendo avuto esperienza di utilizzo di strumenti di questo genere in altri eventi di minore portata, queste appaiono davvero molto severe rispetto allo stato di necessità in cui le famiglie si sono venute a trovare".

Dal decreto restano esclusi i beni mobili registrati, cioè auto e moto: "D'intesa col commissario Figliuolo la Regione Emilia-Romagna ha provveduto a utilizzare a questo scopo le risorse raccolte dalle erogazioni liberali - sottolinea Baruffi - Abbiamo fatto un bando per poter dare ristoro a chi ha perduto l'auto o i ciclomotori, o ha dovuto recuperarli con ingenti costi. Però si tratta di un primo sommario contributo quando delle auto distrutte ne sono andate a migliaia”.