Bologna, 21 ottobre 2024 – Cani e gatti. Ma anche maiali, caprette, criceti e mucche. Vittime innocenti, incapaci di chiedere aiuto, della violenza dell’alluvione. In un disastro che colpisce tutti, ci sono però anche tante storie a lieto fine, legate all’amore dei proprietari per i loro animali e all’impegno dei soccorritori, che non perdono tempo a contare le zampe quando si tratta di aiutare.
Lo hanno fatto i poliziotti dell’Unità Cinofila di Bologna, che hanno sfollato il canile di Sasso Marconi, travolto da fango e acqua. Una frana rischiava di abbattersi sulle bestiole: gli agenti, con i mezzi dove di solito trasportano i loro ‘colleghi a quattro zampe’, hanno portato i cani nel canile di Grizzana Morandi, al sicuro.
Sempre a Bologna, ma in città, in via Andrea Costa diventata un fiume, i poliziotti delle Volanti e del commissariato Santa Viola hanno salvato una gatta, rimasta prigioniera in casa, con il piano terra allagato e la porta – poi sfondata dagli agenti – bloccata dai mobili spostati dalla furia dell’acqua. La Croce Rossa, invece, è intervenuta l’altra sera a Sala Bolognese, per soccorrere una famiglia che si era rifugiata sul tetto di casa portando con sé anche gli amici pelosi: cani, gatti, pure conigli e caprette.
All’oasi felina di Pianoro i volontari hanno raggiunto di notte la struttura per svuotare i locali allagati, salvando i mici. Un centinaio di cani e altrettanti gatti sono stati poi portati al sicuro dai volontari dell’Enpa, trasferiti da strutture messe a rischio dalle piene dei fiumi tra Bologna e Reggio Emilia. In particolare la cooperativa La Fenice, che gestisce il canile e gattile comunale in via Felesino a Reggio, ha lavorato tutta la notte per mettere in salvo le bestiole ospiti della struttura distrutta. Un cagnone anziano, purtroppo, non è sopravvissuto.
Sempre a Reggio, nella zona di Cadelbosco, molti residenti, pur di non abbandonare pollai e gabbie di conigli, hanno deciso di rischiare e rimanere nelle loro case, trasferendosi ai piani alti. Così l’imprenditrice agricola Mersi Marchetti, che con i fratelli è rimasta nel suo allevamento a poche centinaia di metri dalla falla del Crostolo per mungere e nutrire le sue cento vacche. Dalla Energy Farm e dall’allevamento Fontanelli tra domenica e ieri, invece, sono stati portati via quasi novemila maiali. Chi invece non ha ancora trovato una nuova casa sono i tanti ospiti del ‘Rifugio Castelnovo di Sotto’. Per chi volesse aiutare le bestiole in difficoltà, sono attive diverse raccolte fondi.