REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Alluvione in Emilia Romagna, Figliuolo oggi a Ravenna: “Dal Governo massima attenzione alla ricostruzione”

La prima riunione operativa del generale. De Pascale e Priolo: “Condividiamo il lavoro di squadra, usiamo subito le prime risorse”. Via intanto ai primi rimborsi agli alluvionati: otto milioni per i danni alle case con pagamenti sprint dalla Regione

Bologna, 12 luglio 2023 – Il generale Francesco Figliuolo è arrivato oggi intorno alle 16 in Romagna dopo la mattinata in Toscana. Il commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione a Ravenna ha incontrato il sindaco Michele De Pascale, alla presenza anche dei diciotto sindaci della provincia, poi visiterà l’azienda Unigrà di Conselice, duramente colpita dall’alluvione. Non era, però, presente Bonaccini. Al suo posto, la vicepresidente della Regione Irene Priolo. “Dal  Governo, dalla premier Meloni c’è la massima attenzione alla ricostruzione”, ha esordito il generale. E intanto arrivano i primi sostegni ai cittadini che hanno avuto danni alle abitazioni principali a causa dell’alluvione di maggio

Il generale Figliuolo a Ravenna, nella foto da sinistra, con il sindaco De Pascale, Irene Priolo per la Regione e il prefetto Castrese
Il generale Figliuolo a Ravenna, nella foto da sinistra, con il sindaco De Pascale, Irene Priolo per la Regione e il prefetto Castrese

Figliuolo detta le linee guida

"Quelli di oggi sono stati incontri utili e fruttuosi. Ho ascoltato le istituzioni, i sindaci, il mondo produttivo – ha detto il generale -, il Consorzio di Bonifica e gli Ordini professionali. Siamo in una fase di transizione. Non c'è cesura tra emergenza e la fase della ricostruzione".

"Come prima linea guida dobbiamo agire verso i Comuni che hanno avviato lavori, poi con enti e mondo scientifico per una progettazione con nuovi paradigmi, che tengano conto di quanto accaduto e dei cambiamenti climatici. Quindi dobbiamo pensare a viabilità, ricostruzione pubblica e privata e al mondo delle imprese. Ci dobbiamo preparare a mettere in sicurezza il territorio, poi a fare altrettanto con fiumi, viabilità e rete idrografica".

"Mi è stato chiesto dove starò. La struttura commissariale è composta da 60.persone, io sarò molto aderente al territorio".

"Fare presto per mettere, innanzitutto, in sicurezza il territorio: le indicazioni dei sindaci vanno tutte in questa direzione. Parallelamente - ha aggiunto - avvieremo la fase di progettazione dei piani speciali, che riguarderanno la viabilità, il dissesto idrogeologico, la ricostruzione pubblica e poi quella privata".

De Pascale: “Le prime risorse ci sono, le usiamo subito”

"Nessuna opera in corso dopo l'alluvione si deve fermare per carenza di risorse: le prime risorse ci sono, le usiamo e abbiamo uno schema di lavoro, che man mano garantirà le coperture". Lo ha detto il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, al termine dell'incontro. "Abbiamo posto tre questioni - ha detto - sulle quali ci sentiamo rassicurati. La prima riguarda gli indennizzi alle famiglie sui quali condividiamo i due principi base di celerità e trasparenza: ogni soldo pubblico va dato a chi ha subito i danni. La seconda è la massima continuità e celerità alle opere che sono in corso. La terza riguarda le prospettive: dobbiamo coinvolgere le migliori capacità di questo paese, in dialogo con un territorio che non vuole essere ricostruito come prima, ma molto più sicuro e più forte, perché con i cambiamenti climatici questi eventi hanno una scala completamente diversa".

Priolo: la Regione chiede velocità e "le cose fatte bene"

"In attesa che venga formalizzata la nomina noi stiamo già lavorando: l'Emilia-Romagna richiede, per stile e consuetudine, velocità, ma anche di fare le cose fatte bene, mentre dovremo lavorare velocemente per i cantieri urgenti dobbiamo pensare a riprogettare il territorio". Lo ha detto Irene Priolo, vicepresidente con delega alla protezione civile dell'Emilia-Romagna dopo l'incontro con il commissario. "Ci vedremo venerdì con la sua struttura tecnica - ha aggiunto - perché dobbiamo mandare avanti un lavoro parallelo, che riguarda innanzitutto un confronto sulle spese urgenti da mettere in campo, per garantire i cantieri in corso. Stiamo attendo che i decreti vedano la loro conversione perché abbiamo presentato numerosi emendamenti per consentire al commissario di lavorare meglio, ma anche perché cittadini e imprese vengano ricompresi nei provvedimenti".

Pagamenti sprint

Pagamenti sprint, rivendica la Regione, arrivati dopo undici giorni dallo scadere del termine per le domande di primo indennizzo, tant’è che ieri sono arrivati i primi bonifici, per un valore di oltre 8 milioni di euro, a favore di quasi 2.700 cittadini. Si tratta di una prima tranche, fa sapere Viale Aldo Moro: le operazioni di pagamento, infatti, continueranno nelle prossime settimane a fronte delle oltre 16mila domande arrivate sempre entro il 30 giugno (la scadenza ultima per inviare richieste di rimborso ai Comuni, che poi le ’gireranno’ alla Regione, è il 31 ottobre).

Aiuti in tempo record

L’importo è di 3mila euro ed è un acconto che potrà arrivare a un saldo di 5mila euro per chi ha avuto la dimora principale allagata o interessata da movimenti franosi o smottamenti e quindi inutilizzabile. Non si tratta del risarcimento completo dei danni, ma il contributo concorre alle prime spese necessarie al ripristino della funzionalità degli immobili.

“Abbiamo deciso di introdurre una procedura sperimentale e immediata, che sta consentendo di pagare in tempi molto più rapidi rispetto a quanto succedeva prima, quando normalmente ci volevano tre mesi", sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente Irene Priolo. I primi contributi (acconto di tremila euro, che potranno salire a 5mila) comprendono anche ulteriori 750 euro a titolo di concorso alle spese connesse alla predisposizione della perizia asseverata. Il rimborso copre le spese per la pulizia e la rimozione di acqua, fango, detriti, interventi su strutture e impianti, elettrodomestici, ma anche – per la prima volta – l’acquisto di abbigliamento, stoviglie, utensili e materiale didattico per i figli.

Per chi ha avuto l’auto distrutta

Ma non solo. Arrivano buone notizie anche per chi, causa alluvione, si è trovato con l’auto distrutta. L’orientamento della giunta regionale, infatti, è di destinare metà dei 48 milioni di euro della raccolta fondi della Regione al sostegno diretto delle popolazioni colpite, a partire dalla possibilità di concedere contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti, misura al momento non coperta dai decreti nazionali. Il resto delle risorse, ha riferito Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Regione, "sarà invece utilizzato per finanziare interventi urgenti di ripristino del patrimonio pubblico, con particolare riferimento alle scuole ed eventualmente agli impianti sportivi del territorio".