Bologna, 18 luglio 2023 - Il commissario per l'emergenza post alluvione in Emilia Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, oggi fa il punto della situazione in commissione Ambiente. E mette moltissima carne al fuoco, dalle priorità (riaprire le scuole, smaltire 150mila tonnellate di rifiuti) alle garanzie sui ristori, i cui moduli saranno "più semplici possibile". C'è anche spazio per una piccola polemica sull'Irpinia: il commissario ha sottolineato che bisogna "dare a chi ha realmente danno, non come in Irpinia", frase che ha scatenato più di una reazione indignata, tra cui quella di Gianfranco Rotondi: "parole totalmente fuori luogo". Le sue prossime tappe in Emilia Romagna? "Domani a Forlì, il primo agosto a Bologna".
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Intanto dall'Emilia Romagna arriva la garanzia che le borse di studio universitarie sono 'in salvo' grazie all’intervento della Regione: per l’anno accademico 2022-2023 gli studenti alluvionati che non raggiungeranno il target minimo di merito potranno beneficiare ugualmente della borsa. Parallelamente, la Camera di commercio della Romagna - Forlì Cesena e Rimini - ha messo in campo uno stanziamento di di 2,5 milioni di euro per il sostegno alla ripartenza delle attività economiche del territorio danneggiate dall'alluvione: lo ha deciso il consiglio camerale e l'annuncio è arrivato oggi in una conferenza stampa, a Forlì, assieme a quello dell'avvio di una raccolta fondi per le imprese che si intitola Resistere.
Lavori urgenti non ancora partiti
"Siamo in una fase di transizione. Sta terminando l'emergenza ma i cui riverberi sono ancora in atto perché ci sono le ordinanze della protezione civile attuate per il tramite dei presidenti di regione, in questo caso la regione più colpita col presidente Bonaccini, in cui l'aspetto è incentrato sui lavori di somma urgenza, alcuni dei quali ancora devono partire e molti sono giá partiti e che necessitano di ristori per i Comuni, specie quelli più piccoli, che hanno giá impiegato quelle poche risorse che avevano a disposizione e quindi si sono esposti finanziariamente. In questo momento stiamo facendo questa ricognizione”, spiega il generale.
Rifiuti: 150mila tonnellate da smaltire
"Nei colloqui preliminari avviati dalla struttura con la regione Emilia Romagna ho constatato il grande impegno e lo sforzo per definire un piano integrato di gestione eccezionale dei rifiuti urbani - dice Figliuolo - dei quali si conta di smaltire oltre 150mila tonnellate entro metá settembre prossimo. Supporterò appieno la regione nella soluzione delle tematiche più spinose connesse al trattamento delle macerie e dei fanghi affinché la loro gestione non aggravi la tenuta generale del sistema. A breve individuerò nei presidenti di regione i subcommissari con i quali lavoreremo conducendo i necessari approfondimenti”.
Figliuolo ha ricordato che in merito alla ricostruzione per il 2023 sono stati stanziati un miliardo e 28 milioni di euro, per il 2024 e 2025 sono invece previsti rispettivamente 750 milioni e 841 milioni. "Sono sinceramente e profondamente convinto che troverò in tutti massimo supporto perché ritengo ancora una volta che senza un lavoro di squadra non si possano perseguire obiettivi", ha aggiunto.
Le prossime tappe del Commissario: Forlì, poi Bologna
"La presenza fisica è importante. Sarò presente, e anche i miei tecnici, sul territorio. Domani sarò a Forlì, il primo agosto a Bologna e i miei giri non si fermeranno qui", ha assicurato il commissario straordinario. "Adesso ascolto e porto a casa il lavoro - ha aggiunto Figliuolo - dopo ci saranno giri di verifica e di controllo per capire cosa stiamo facendo".
Possibili integrazioni ai fondi
"In questo momento i ristori sono legati alle ordinanze della Protezione civile. Noi di questo ne stiamo facendo una ricognizione. Su fondi in parte corrente, è chiaro che ove necessario potrebbero essere chieste delle integrazioni", ha sottolineato Figliuolo.
Riapertura delle scuole
Nel post alluvione servono lavori per mettere al riparo i territori colpiti da nuovi danni per le temute temute piogge autunnali. Per il post estate, dice Figliuolo, "serve un minimo di garanzia: uno dei pensieri primari è l'apertura delle scuole", dice il commissario, ricordando che già durante l'emergenza Covid far tornare gli studenti sui banchi era stata una priorità. "L'apertura della scuola è fondamentale per le dinamiche sociali e la vita di tutti", aggiunge pensando anche ai "genitori lavoratori": non avere scuole aperte "implicherebbe delle tragedie", dice senza mezzi termini il commissario.
I fondi in campo, prima ai piccoli Comuni
"Con il pieno supporto del Mef, ci siamo già attivati per l'apertura della contabilità speciale a me intestata e sulla quale saranno attestate le risorse" e "rilevo che, per il 2023, sono stati stanziati 1 miliardo e 28 milioni di euro, mentre, per il 2024 e il 2025 sono stati previsti, rispettivamente, 750 milioni e 841 milioni di euro".
"La prima cosa che farò non appena avrò accesso alle risorse, e avrò una ricognizione delle richieste - dice Figliuolo - è erogare i fondi partendo dai Comuni più piccoli e più esposti". Tocca così uno dei temi più delicati: quello dei municipi, specie i più piccoli, che hanno dovuto anticipare di tasca propria i fondi per i lavori urgenti dopo i disastri del maltempo e che ora rischiano il default, come ribadito ieri dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schein. Peraltro, aggiunge Figliuolo, "alcuni lavori di somma urgenza devono ancora partire e necessitano i ristori per i Comuni, specie i più piccoli, esposti finanziariamente. Vi posso garantire che stiamo facendo una ricognizione con la Regione Emilia-Romagna e le altre in modo da partire poi subito ad elargire" i fondi per i lavori di somma urgenza.
Moduli semplici per i ristori
I ristori per chi ha subìto danni dall'alluvione arriveranno. Parola di commissario: sulle procedure "ci stiamo già lavorando, appena avremo la conversione in legge del decreto invieremo, tramite i subcommissari e poi in maniera più diretta ai Comuni, la modulistica la più semplice possibile ma rispettosa di obblighi di legge e della trasparenza" e che assicura garanzie di corretta gestione dei fondi. Insomma, bisogna fare in "maniera veloce, ma fare bene, essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno".
Polemica sull'Irpinia: "Figliuolo chieda scusa"
"Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno. Io vengo dalla Basilicata e purtroppo nel terremoto che colpì negli anni '80 la Basilicata e l'Irpinia si assistette a fenomeni che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti perché, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni", spiega Figiuolo.
Immediate le reazioni: "Mi lasciano sbigottito le parole pronunciate dal commissario Figliuolo che, nell'incapacità di guidare il processo di ripresa dell'Emilia Romagna, fa incauti paragoni con la nostra terra", afferma Livio Petitto, capogruppo in Regione Campania di "Moderati e Riformisti", ricordando che l'Irpinia "ha pianto quasi 3.000 morti" e chiedendo a Figliuolo di chiedere scusa. Duro anche Gianfranco Rotondi: "Trovo estremamente inopportune le dichiarazioni del generale Figliuolo. Non capisco a quale Irpinia si riferisca il generale: quella che ha subito il terremoto del 1980 ha patito il maggior numero di danni materiali e di morti. Ha ricevuto un ristorno molto parziale e non ancora interamente riscosso, senza nessun piano di prevenzione e messa in sicurezza di moltissimi edifici pubblici e privati. La ricostruzione è incompleta ma quella che è avvenuta può considerarsi un esempio di virtuosa collaborazione tra cittadini e amministratori e dunque le affermazioni di Figliuolo sono totalmente fuori luogo'".